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CRV - "'Noi poliziotti del 113', di Paolo Citran"

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CRV - "'Noi poliziotti del 113', di Paolo Citran"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

libro presentato a palazzo Ferro Fini

25 giugno 2019, 15:34

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Cultura - "Presentato a palazzo Ferro Fini il libro 'Noi poliziotti del 113', di Paolo Citran"

(Arv) Venezia 25 giu. 2019 -     E’ stato presentato oggi, a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, il libro ‘Noi poliziotti del 113’, di Paolo Citran. Il volume è un viaggio nella professionalità e nelle emozioni dei poliziotti delle Volanti. Un lavoro, quello del poliziotto, una professione che in molti casi assume l'aspetto di una vera e propria missione. Il libro non è solo un manuale professionale, anche se contiene diversi aspetti legati a protocolli e a normative, ma racconta soprattutto molti interventi svolti dagli uomini delle Volanti di Venezia, episodi a volte simpatici, talvolta, invece, gravi.

Il consigliere regionale Antonio Guadagnini (Siamo Veneto) ha portato i saluti istituzionali e ha sottolineato come “per me è un piacere particolare ospitare oggi la presentazione del libro di Paolo Citran, in quanto l’autore racconta, con una scrittura bella e avvincente, situazioni e storie che rendono perfettamente l’idea del lavoro del poliziotto e del carabiniere, e più in generale di tutti gli operatori di pubblica sicurezza, che ogni giorno sono impegnati nelle strade; il libro avvicina i cittadini al mestiere di tutore della sicurezza pubblica. Del resto, avendo un fratello carabiniere, mi sento particolarmente vicino ai racconti narrati da Citran. Poliziotti e carabinieri sono chiamati ad affrontare quotidianamente le più diverse situazioni, dalle rapine agli incidenti, dalle liti domestiche ai più banali problemi sperimentati dalle persone comuni, ed è comunque richiesta loro grande professionalità e umanità. I cittadini devono conoscere la grande professionalità e l’elevato impegno civico degli operatori di pubblica sicurezza che lavorano per garantire loro serenità e sicurezza; per questo, ringrazio di cuore Paolo Citran e chiudo sottolineando come lo Stato debba garantire massima tutela e rispetto per i propri tutori dell’ordine e della sicurezza, difendendone il ruolo e il prestigio, perché solo così potrà tutelare se stesso”.

Paolo Citran, autore: “Per me è una forte emozione e un motivo di orgoglio essere qui oggi a presentare il mio libro, a fianco del Sig. Prefetto e del Sig. Questore. Il volume è dedicato a tutti i caduti in servizio, tra poliziotti, carabinieri e operatori di pubblica sicurezza, e ovviamente ai loro familiari, colpiti da un grande dolore. Scrivere questo libro ha significato per me fare un viaggio nel tempo, ripercorrendo emozioni indelebili che ho vissuto, assieme ai miei colleghi, con i quali ho avuto la necessità e il piacere di confrontarmi prima di intraprendere questa avventura letteraria, verificando di avere con loro affinità di sensazioni. Tuttavia, solo un anno fa, ho creduto di avere l’esperienza e la maturità necessarie per mettere nero su bianco le emozioni sperimentate, con il principale intento di far conoscere ai cittadini le difficoltà del nostro lavoro di poliziotto, soprattutto di poliziotto delle Volanti. Per portare avanti il nostro lavoro, o meglio la nostra missione, al di là dell’amore e del fascino provato per la divisa, sono assolutamente necessari un elevato senso valoriale, del sacrificio, dell’importante ruolo sociale che rivestiamo in seno alla società civile. Siamo quotidianamente addestrati per affrontare e contenere i rischi insiti nel nostro lavoro, conosciamo le leggi, abbiamo un grande bagaglio professionale, ma questo non basta, il poliziotto ha e deve avere anche qualcosa in più, ovvero una grande umanità perché, di fronte ai drammi umani cui ci imbattiamo, spesso siamo chiamati a svestire la nostra divisa per indossare i panni dell’amico, del confidente, del padre, del figlio, a seconda delle situazioni. La ricompensa per il nostro lavoro è quella di guadagnare, di meritare la riconoscenza e la stima della cittadinanza, nei confronti della quale abbiamo un patto morale che non possiamo mai disattendere. Il lavoro di poliziotto delle Volanti è al servizio delle Istituzioni democratiche e dei cittadini, vuole mandare un messaggio di legalità per costruire un modello di sicurezza partecipato in cui tutti, a vari livelli, si sentano coinvolti e possano offrire il proprio contributo. Voglio sottolineare come l’ultima parte del libro è dedicata alle vittime di reato, a cui mi sento molto vicino, nella consapevolezza che i reati non offendono solo le persone che ne sono colpite, ma anche tutta la collettività, dato che inoculano all’interno della società i morbi dell’insicurezza e dell’inquietudine che noi operatori di pubblica sicurezza siamo chiamati a combattere e a contenere”. 

Il Questore di Venezia, Maurizio Masciopinto: “Il libro di Citran descrive bene il lavoro del poliziotto, una realtà molto diversa da quella vissuta quotidianamente dai cittadini, dalle persone normali, agli occhi delle quali alcune vicende narrate sembrano talvolta incredibili, a volte anche divertenti, come uscite da un romanzo. Eppure, le esperienze descritte toccano in profondità l’animo umano e mostrano tutto l’amore verso la professione del poliziotto, che è il vero motore del nostro lavoro, ne mettono in luce non solo la professionalità richiesta, ma anche la bellezza e la parte romantica dell’essere poliziotto al servizio dei cittadini”. 

Il Prefetto Filippo Dispenza ha raccontato alcune “esperienze e aneddoti del mio lavoro, a partire da quelli che mi sono accaduti a Napoli, città natale, oppure in Niger come nel deserto libico…Tengo molto a rendere onore a Paolo Citran per questo importante lavoro da cui trasuda tutta la sua passione per il mestiere di poliziotto, inteso come una vera e propria missione, quella di rendere i cittadini liberi dalle paure, garantire loro sicurezza. Noi operatori di pubblica sicurezza siamo chiamati quotidianamente a meritare il consenso dei cittadini e per fare questo dobbiamo, per primi, rispettare le leggi e le regole. Il nostro lavoro è da interpretare come una vera e propria missione, rispetto alla quale passano in secondo piano stanchezze e frustrazioni”.

Andrea Mazzanti, Editore del libro: “Innanzitutto ringrazio il Consiglio regionale del Veneto per l’ospitalità. E’ la terza volta che abbiamo l’onore di presentare una nostra opera in questo prestigioso consesso e così vediamo riconosciuto il nostro lavoro e il nostro impegno a supporto delle Istituzioni, affrontando tematiche particolarmente rilevanti per la nostra società. Credo che sia importante non solo fare e garantire sicurezza, ma anche saperla comunicare ai cittadini e questo è un po’ il nostro ruolo. Per scelta editoriale abbiamo deciso di sostenere il lavoro portato avanti da persone che ricoprono ruoli fondamentali per lo Stato democratico, come quello degli operatori di pubblica sicurezza, chiamati a tutelare i diritti fondamentali dei cittadini, garantendo al contempo grande professionalità e umanità”. 

 

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