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CRV - Via libera unanime al Progetto di legge 'Veneto, Terra di pace’, primo firmatario Sinigaglia.

PressRelease

CRV - Via libera unanime al Progetto di legge 'Veneto, Terra di pace’, primo firmatario Sinigaglia.

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Oggi in Consiglio regionale del Veneto

16 ottobre 2018, 17:46

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Politica - "Il Consiglio regionale del Veneto approva all'unanimità il Progetto di Legge n. 397, Sinigaglia primo firmatario, 'Veneto, Terra di pace'"

(Arv) Venezia 16 ott. 2018 - Nella seduta odierna, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato all’unanimità il Progetto di Legge n. 397, di cui il consigliere Sinigaglia è primo firmatario, ‘Veneto, Terra di pace’”.

Il relatore Claudio Sinigaglia (PD): “Credo che votare questa proposta normativa sia il modo migliore per concludere le celebrazioni per i 100 anni dalla fine della Grande Guerra. L’obiettivo è rilanciare un impegno internazionale per la costruzione di una duratura convivenza tra i popoli per evitare le tragedie vissute nel secolo scorso. Le tragiche vicende della Prima Guerra Mondiale, che fra il 1914 e il 1918 travolsero tanti popoli, imponendo un altissimo tributo dì sangue e dì sofferenze, hanno trovato in Veneto alcuni tra i più intensi scenari d'azione, dei quali rimangono ancor oggi, a un secolo di distanza, tracce evidenti, profonde e indelebili, impresse nel territorio così come nella memoria collettiva delle nostre genti. In questi anni, in occasione del Centenario della Grande Guerra, la Regione del Veneto ha voluto rievocare quegli eventi, organizzando numerose iniziative per commemorare la  fine della Prima Guerra Mondiale, recuperando molto a livello di monumenti, luoghi del ricordo, trincee, riconoscendo alle testimonianze dell'epoca un duplice valore, storico e al tempo stesso simbolico, anche nell'intento di contribuire, attraverso la continuità del ricordo, a consolidare, diffondere e trasmettere alle future generazioni una cultura dì pace, di fratellanza e dì cooperazione tra i popoli. Vogliamo attivare percorsi di dialogo permanente per una duratura pace tra i popoli, con specifici progetti che coinvolgano istituzioni e associazioni. Il Veneto è stato uno degli scenari dove maggiore è stato il tributo di sangue e sofferenze, per questo crediamo sia ancor più importante dare un messaggio simbolico ma comunque forte per superare la logica del conflitto. E, al tempo stesso, per ribadire la validità di una serie di iniziative che il Veneto fa già in tema di cooperazione internazionale, rispetto dei diritti umani e dell’inclusione sociale. In coerenza con i principi costituzionali, della Carta delle Nazioni Unite, della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e statutari della Regione del Veneto, oltre che con gli obiettivi istituzionali che hanno accompagnato le commemorazioni della Grande Guerra, il presente progetto dì legge ha come intento quello di sigillare, attraverso i collanti della pace e del dialogo, il ricordo dell'evento che sì compì proprio in Veneto il 3 novembre 1918 e che pose fine alle ostilità fra l'Austria e gli Alleati: l'armistizio di Villa Giusti, alle porte dì Padova. Negli anni bui del primo conflitto mondiale, proprio Padova conquistò con merito il ruolo dì "città ospedale ". Qui vennero ricoverati complessivamente 170 mila feriti, provenienti in particolare dai fronti del Vicentino, del Trentino e del Carso. Furono allestiti migliaia dì posti letto (da 8 a 14 mila) e da tutta Italia arrivarono in città oltre 1.300 studenti di medicina. Per tre anni consecutivi Padova ha rappresentato una vera e propria scuola medica di guerra, in cui furono curati ed assistiti migliaia dì soldati, sotto ufficiali ed ufficiali del nostro esercito, e dalla quale si distinsero e si affermarono figure dì eccellenza professionale. A distanza di un secolo esatto c 'è ora l'occasione di dare a Villa Giusti, a Padova e al Veneto, tra i luoghi-fulcro del primo conflitto mondiale, la veste di luoghi-simbolo per il rilancio di un impegno internazionale nel costruire una duratura convivenza tra popoli. Ringrazio tutti per il contributo offerto. La dichiarazione ‘Veneto terra di pace’ è un simbolo foriero di valori fondamentali, in primis nel modo di interpretare l’impegno politico, superando la logica delle armi per appianare i conflitti ma sposando la via della dialettica e del confronto democratico”.

Elena Donazzan: “La relazione di Sinigaglia mi ha convinto, in quanto priva di retorica,  e quindi voterò a favore del  Progetto di Legge. Ricordare la guerra, celebrando il sacrificio e gli atti di eroismo dei nostri soldati, per consolidare la pace”.

Cristiano Corazzari: “Nella relazione del consigliere Sinigaglia, il concetto di pace viene affermato al di fuori di una retorica pacifista. La Regione Veneto ha posto in essere numerose iniziative per celebrare il Centenario della Grande Guerra, in Veneto ma anche all’estero, con mostre, produzioni cinematografiche e teatrali di alto livello, pubblicazioni scientifiche e divulgative. Sono stati realizzati 56 itinerari in Veneto e celebrati tantissimi eventi, sono state realizzate numerose iniziative didattiche con il coinvolgimento di tanti studenti e scuole del territorio. La Grande Guerra è ancora viva nel cuore e nella sensibilità dei veneti, è stata tramandata di padre in figlio, ha contribuito a cementare i valori fondanti che legano la nostra gente, valori che vanno difesi con grande determinazione, altrimenti la pace avrà un significato sterile. Il Veneto vuole affermare quei valori che hanno portato al sacrificio supremo tantissimi nostri giovani, per poterli trasmettere alle future generazioni”.

Piero Ruzzante (LeU): “Oggi viene riconosciuta una fondamentale pagina della nostra Storia, innanzitutto la firma dell’Armistizio a Villa Giusti, che oggi dà il nome all’omonimo quartiere di Padova. Questa proposta di legge si connette alla storia del Veneto, anche se il tragico insegnamento della Prima Guerra Mondiale non è servito per evitare il secondo conflitto planetario che, anzi, ha coinvolto la popolazione civile e non solo i confini. Ma su quelle tragiche basi, abbiamo costruito la nostra Costituzione e abbiamo immaginato una Unione Europea in grado di dare una risposta a quei due conflitti mondiali. Ricordo infine che la bandiera del Veneto contiene la parola ‘pace’”.

Alberto Villanova: (ZP): “Ho pienamente condiviso in Sesta Commissione questo Progetto di Legge, anche perché i miei bisnonni furono sfollati e patirono la fame durante la Prima Guerra Mondiale. A livello  personale, ricordo bene quella tragedia e sono contento che le celebrazioni del Centenario abbiano pienamente coinvolto i veneti, soprattutto i giovani studenti. Ma dobbiamo continuare a ricordare che la pace è stata costruita sul sangue dei nostri eroi morti al fronte, versando il proprio sangue per costruire una futura convivenza tra i popoli”.

Antonio Guadagnini (Siamo Veneto): “Voterò favorevolmente al PdL perché parla di pace, anche se tutti quei morti sarebbero stati evitati se l’Italia avesse rispettato la neutralità senza farsi invogliare da una vana pretesa territoriale”.

Pietro Dalla Libera (Veneti Uniti): “Sono contrario alla guerra, ma non possiamo ignorare che il conflitto c’è stato. Giusto celebrare il Centenario della Grande Guerra e giusto concludere le celebrazioni riconoscendo al Veneto il ruolo di terra di pace, perseguendo la strada di risolvere assieme i conflitti che possono sorgere”.Patrizia Bartelle (M5S): “Oggi abbiamo ricordato la storia d’Italia, l’unità d’intenti che c’è stata per difendere la nostra libertà. 

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