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Guido Rossa, ricordato il suo sacrificio per un’Italia migliore

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Guido Rossa, ricordato il suo sacrificio per un’Italia migliore

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Responsabilità editoriale di Comune di Genova

Ufficio stampa Comune di Genova

22 gennaio 2021, 15:55

Comune di Genova

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Quando democrazia e libertà sono in pericolo non ci si può voltare dall'altra parte: dopo quarantadue anni il sacrificio e l’esempio di Guido Rossa restano impressi nella memoria collettiva, di chi quei giorni difficili li ha vissuti e delle nuove generazioni a cui quei valori vengono tramandati.

Venerdì 22 gennaio, dinnanzi al cippo dei giardini di via Fracchia sistemato a pochi metri dal luogo in cui le Brigate Rosse assassinarono l’operaio e sindacalista dell’Italsider, si sono ritrovati il sindaco Marco Bucci, l’assessore regionale Ilaria Cavo, il presidente provinciale di Anpi Genova Massimo Bisca, l’assessore del Municipio I Centro Est Federica Cavalleri, i principali rappresentanti delle istituzioni e studenti della scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo Statale Oregina “Gastaldi”. Con loro, seppur virtualmente, tutti i genovesi hanno deposto una corona d’alloro simbolo di ricordo e ringraziamento. Alla commemorazione era presente anche la vedova di Guido Rossa, Silvia.

L’evento, primo di una lunga giornata di appuntamenti, ha rinnovato il tributo ad un uomo che ha pagato con la vita il proprio senso del dovere e la tenace difesa della democrazia e della libertà. Perché quanto avvenne alle 6.35 di quella fredda mattina del 24 gennaio 1979 fu uno spartiacque nella storia insanguinata del terrorismo italiano e degli anni di piombo. Cambiò l’atmosfera e il percorso nazionale.

Guido Rossa, partendo dal suo grande amore per la giustizia sociale e per i diritti dell’uomo, si interrogava spesso sulla necessità di trovare valide motivazioni all’esistenza. Sognava una società nuova nella quale ogni attività avesse una funzione comunitaria, una società di uomini liberi e uguali in grado di arricchire vicendevolmente le proprie coscienze e le diverse concezioni della vita. Sognava uno Stato capace di difendere i diritti di ogni individuo. A 44 anni ha sacrificato se stesso in nome dei suoi ideali per dare all’Italia una società più umana, più civile e più democratica di quella in cui stava vivendo.

«Guido Rossa è una persona che ha saputo fare quello che tutti dovrebbero: dimostrare leadership e coerenza nei proprio lavori. Ha saputo dimostrare che le cose devono essere fatte sino in fondo. È stato un esempio per tutti noi genovesi; noi che, soprattutto in questi ultimi anni, abbiamo dovuto tirarci su le maniche esaltando quegli ideali che non devono mai essere dimenticati perché motori dei nostri comportamenti quotidiani - ha dichiarato il sindaco Marco Bucci -. Genova nella sua lunghissima storia ha sempre precorso i tempi in tantissime cose, il sacrificio di Guido Rossa ha rappresentato quel sentimento di lotta contro le Brigate Rosse e contro la violenza che è sfociato nella vittoria dello Stato, una vittoria che ci ha dato la possibilità di essere ancora qui per fare la nostra vita civile. Sono profondamente orgoglioso di lui e dell'eredità che ci ha lasciato».

«Ricordiamo un sacrificio derivato da una scelta e da un’opera quotidiana, quelle di Guido Rossa, che significano aver scelto di stare dalla parte dello Stato e della democrazia. Il suo alto senso della legalità lo ha portato a diventare un punto di svolta nella lotta al terrorismo e non dimenticando mai i valori esaltati dal suo sacrificio dobbiamo ritrovarci per guardare avanti», ha affermato l’assessore regionale alla cultura e politiche giovanili Ilaria Cavo.

A delineare la figura del sindacalista Italsider ha contribuito anche il presidente provinciale Anpi Genova Massimo Bisca: «Aveva tracciato un solco esaltando valori e diritti che sono di una modernità incredibile. Abbiamo da affrontare un periodo molto difficile, se non ripartiamo dai valori di democrazia, unità e giustizia sociale, il nostro Paese sarà peggiore di prima. Ecco perché ha senso ricordare la lezione di Rossa, che ha difeso la costituzione fino alla morte, una lezione più valida oggi, per noi e per le generazioni future».

«Sono passati più di quarant’anni da quel giorno ma non possiamo dimenticare il suo coraggio e il suo gesto che ci hanno insegnato da che parte dovevamo stare e il nemico contro il quale combattere. Il giorno del suo funerale partecipò il mondo intero. La storia non va dimenticata e deve sempre essere di insegnamento», ha ribadito l’assessore del Municipio Centro Est Federica Cavalleri.

L'eroe civile Guido Rossa è stato poi ricordato presso la Camera del Lavoro in via San Giovanni d’Acri dove, oltre all’assessore comunale all'avvocatura e agli affari legali Lorenza Rosso ,erano presenti il vice presidente del Consiglio regionale Armando Sanna, il presidente Municipio Medio Ponente Mario Bianchi e il presidente di Anpi Genova Igor Magni.

In largo XII Ottobre si è poi svolto l'evento curato da Cgil, Cisl e Uil al quale è intervenuto il vice sindaco Pietro Piciocchi: «È molto importante tenere viva la memoria sul terrorismo. È stato un dramma che Genova ha vissuto direttamente sapendo ribellarsi e salvaguardando la nostra Costituzione di cui Guido Rossa è stato un martire, così come tutti coloro che hanno dato la vita per difendere i valori della democrazia. È più che mai giusto continuare a vigilare di fronte a minacce nuove, diverse e subdole affinché i valori positivi continuino ad essere presenti nella nostra società ed affinché chi ha oggi la responsabilità politica possa adoperarsi concretamente per garantirli».

Le commemorazioni sono terminate nel pomeriggio nello stabilimento ArcelorMittal a Cornigliano con la cerimonia organizzata da Cgil Genova, Fiom Cgil e SMS Guido Rossa alla quale hanno preso parte il sindaco Marco Bucci, il presidente della  Liguria Giovanni Toti e l'amministratore delegato Invitalia Domenico Arcuri.

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