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Fisco, da oggi si rimette in moto la macchina erariale

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Fisco, da oggi si rimette in moto la macchina erariale

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Responsabilità editoriale di WolfAgency.it

30 giugno 2021, 23:13

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La tregua fiscale dettata dalla pandemia di Covid-19 è ormai giunta a termine: a partire dal primo luglio 2021, terminano tutte le sospensioni sull’attività di riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate e per circa 9 milioni di italiani torna l’incubo del pignoramento. Ne abbiamo parlato con Rexpira, società specializzata nell’assistenza a persone che hanno accumulato debiti con banche, finanziarie o con il fisco stesso e che non riescono più a onorarli.

In questa estate rovente, l’Italia prova a ripartire. Ma, com’era normale che accadesse, si rimetterà in moto anche la macchina erariale, con conseguente patema d’animo da parte dei debitori, già particolarmente provati da un periodo difficile sotto tutti i punti di vista. Non sono solamente banche e finanziarie a battere cassa, ma anche e soprattutto lo Stato. A finire nel mirino dell’Agenzia delle Entrate sono i conti correnti dei debitori che non sono in regola con i versamenti di tasse e imposte varie. Il rischio maggiore è quello di un pignoramento sul conto corrente che impedisce di disporre per intero del denaro depositato.

Quando il pignoramento del conto corrente avviene da parte dell'Agenzia delle Entrate, si hanno 60 giorni di tempo per saldare l'importo e, nel frattempo, il conto risulta bloccato. Se in questo arco temporale il debito non viene saldato, allo scadere le somme saranno direttamente accreditate da parte della banca all'Agenzia delle Entrate. La materia è ampia e complessa, ma non mancano gli escamotage per venirne fuori rapidamente, come gli stessi consulenti del debito di Rexpira ci hanno consigliato: “Una delle possibili soluzioni è richiedere una dilazione del pagamento. In questo mondo, già al pagamento della prima rata concordata, il conto sarà sbloccato, limitando al minimo i disagi”.

Oltre alle varie difficoltà nel pagare puntualmente mutui e finanziamenti vari, per gli italiani l’estate risulterà più afosa che mai, poiché bisogna mettersi rapidamente in regola con i pagamenti. Oltre al pignoramento del conto corrente, il Fisco può procedere anche a pignorare stipendi e pensioni, seppur nei limiti imposti dalla legge, poiché è necessario garantire sempre un minimo vitale al debitore.

La preoccupazione più grande è però legata alle novità legate al pignoramento immobiliare, in particolar modo per la prima casa. Rexpira sottolinea infatti che: “Attualmente, lo Stato può iscrivere ipoteca legale sulla prima e unica casa del contribuente moroso, per debiti superiori a 20 mila euro, mentre può arrivare a pignorarla ugualmente per debiti oltre i 120 mila euro. Pensare che la prima casa sia al riparo da tutto e tutti è un falso mito, peraltro pericoloso, che va sfatato”.

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