La bella stagione e la temutissima “prova costume” portano con sé una maggiore attenzione alla cura del corpo. Un tempo gli unici rimedi alla portata di tutti erano l’esercizio fisico e un regime alimentare salutare e dietetico. Adesso sempre più persone, sia donne che uomini, si rivolgono a esperti di settore per trattamenti e ritocchi estetici di ogni tipo. Rispetto alla chirurgia plastica, più invasiva e dispendiosa economicamente, la medicina estetica si apre a un pubblico sempre più vasto. Persone di ogni estrazione economica possono permettersi questo tipo di interventi, il cui costo solitamente si esaurisce in poche centinaia di euro.
Cosa intendiamo quando parliamo di medicina estetica?
La medicina estetica è un ramo della medicina che tratta gli inestetismi in quanto elementi del più generale benessere psico-fisico dell’individuo. In abbinamento ai trattamenti veri e propri, diventa di fondamentale importanza anche pianificare programmi di prevenzione e di terapia riguardanti l’invecchiamento cellulare e cutaneo.
Per la medicina estetica la salute, in una concezione davvero moderna, non è la mera assenza di sintomi di malattia, ma un equilibrio fondato sul benessere sia fisico che psicologico. In quest’ottica così comprensiva, viene da sé che anche la semplice correzione di un inestetismo fisico può contribuire alla serenità di un individuo e aiutarlo a sentirsi a proprio agio con sé stesso.
In Italia questa branca della medicina, sviluppatasi in Francia negli anni ’70 del ‘900, si inizia a diffondere già nel 1975, tramite la fondazione della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME). Grazie alla collaborazione fra la SIME e la Fondazione Internazionale Fatebenefratelli di Roma, nel 1990 è nata la prima scuola di Medicina Estetica, il cui accesso era consentito a chi era in possesso della laurea in Medicina e Chirurgia.
Di che cosa si occupa la medicina estetica?
La disciplina della medicina estetica nasce sostanzialmente come metodo ausiliario e complementare alla vera e propria chirurgia estetica. I trattamenti effettuati da un medico estetico sono generalmente più “soft” rispetto a quelli chirurgici. Le cure non sono affatto invasive e il più delle volte il paziente non deve nemmeno sottoporsi all’anestesia o all’ingresso in sala operatoria.
Gli interventi nella maggior parte dei casi sono di natura temporanea e richiedono di essere ripetuti a cadenza più o meno regolare nel corso degli anni. Fra le tecniche più diffuse ricordiamo quelle che riguardano la tossina botulinica, i filler, l’impianto di capelli artificiali, la scleroterapia o la mesoterapia.
I clienti si rivolgono agli esperti della medicina estetica per intervenire su problematiche che per lo più riguardano l’aspettocutaneo: invecchiamento della pelle, acne, irsutismo, smagliature, cellulite o adiposità di vario genere.
Qual è il futuro della medicina estetica?
Il settore è da sempre in continua trasformazione, poiché il mercato continua ad espandersi grazie alla richiesta crescente di metodi “dolci” nella lotta agli inestetismi. Le aziende, soprattutto negli ultimi anni, stanno investendo grandi quantità di denaro nella ricerca di prodotti innovativi da utilizzare nella medicina estetica in generale e in particolare nella dermocosmesi.
La composizione dei materiali diviene sempre più naturale e sicura. Uno dei principali metodi che si sta cercando di approfondire è quello della fusione di elementi sintetici con le cellule staminali. Si tratta, ad esempio, di valutare la riuscita delle iniezioni di acido ialuronico mescolato a cellule staminali. L’obiettivo è quello di ottenere un effetto che sia il più possibile naturale e duraturo nel tempo.
Fonte: tuame.it
COMUNICATO STAMPA - Responsabilità editoriale Delta Pictures