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L’Umbria ha vietato l’aborto farmacologico in day hospital

PressRelease

L’Umbria ha vietato l’aborto farmacologico in day hospital

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Responsabilità editoriale di AMNESTY INTERNATIONAL

I diritti umani ai tempi del Covid-19, di Amnesty International Italia

21 giugno 2020, 09:00

AMNESTY INTERNATIONAL

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di AMNESTY INTERNATIONAL

L'attività di monitoraggio dei diritti umani in Italia ai tempi del Covid-19 è un progetto di Amnesty International Italia all'interno della campagna #NessunoEscluso. La nuova formula settimanale continuerà a tenere alta l’attenzione tanto sulle ingiustizie, quanto sulle molte azioni solidali semi-sconosciute nel nostro paese durante il periodo di “ripartenza”.

L’Umbria ha vietato l’aborto farmacologico in day hospital

La Regione Umbria ha vietato l’utilizzo della pillola abortiva RU486 in day hospital e con terapia domiciliare, autorizzato nel 2018. La governatrice Tesei sostiene di averlo fatto per tutelare le donne. Amnesty International Italia critica la scelta perché invece di facilitare la garanzia di un diritto riconosciuto dalla legge crea ulteriori ostacoli. In Italia la RU486 è legale e se non è attualmente disponibile o è difficile da ottenere a causa di una serie di ostacoli – tra cui procedure non necessarie che obbligano le persone a recarsi inutilmente più volte presso le strutture sanitarie o a sottoporsi a ricovero obbligatorio – le autorità devono eliminare tali ostacoli in modo da assicurare pieno accesso ai servizi di salute sessuale e riproduttiva, non il contrario.

Corriere della Sera 

A maggio 80 famiglie italiane disponibili ad accogliere un rifugiato 

A causa degli effetti dell’emergenza sanitaria, rifugiati e migranti potrebbero “compromettere i primi passi compiuti per inserirsi nel nostro paese e, soprattutto, mettere a rischio la loro salute”. Lo spiega a Redattore Sociale Fabiana Musicco, presidente di Refugees Welcome Italia, che ha rinnovato in questi mesi l’appello ad aprire le porte di casa a ragazze e ragazzi. Solo a maggio 80 famiglie hanno dato la propria disponibilità. Amnesty International Italia sostiene la promozione di strumenti e iniziative per la costruzione di una società più inclusiva, risposta necessaria per colmare le diseguaglianze accresciute dalla pandemia.

Redattore Sociale

Refugees Welcome Italia

Un muro della memoria per gli anziani morti nelle Rsa di Milano

È questa l’iniziativa dell’associazione Felicita, costituita nei giorni scorsi dal Comitato spontaneo Verità e giustizia per le vittime del Trivulzio. Creare un muro online, ospitato sul sito www.murodellamemoria.org, con centinaia di video che raccontano la vita delle persone scomparse nelle Rsa, attraverso le parole dei loro cari. L’Associazione ha anche depositato alla Procura di Milano un esposto, per offrire all’autorità inquirente il quadro complessivo delle evidenze raccolte in questi due mesi all’interno delle Rsa. Amnesty International Italia sostiene la richiesta di verità portata avanti da questa associazione, affinché sia fatta piena luce sulla gestione dell’emergenza sanitaria.

Pagina Facebook Associazione Felicita

Corriere della Sera – Milano

Il Dap sospende la circolare per la segnalazione all’autorità giudiziaria dei detenuti con patologie a rischio complicanze

L’attuale basso numero di contagi all’interno delle strutture del sistema penitenziario italiano è una delle ragioni con cui il Dipartimento amministrazione penitenziaria motiva la decisione di sospendere la circolare del 21 marzo, che invitava i direttori degli istituti penitenziari a segnalare all’autorità giudiziaria i detenuti con le patologie che aumentano il rischio di complicanze in caso di infezione da Covid-19. Amnesty International Italia ribadisce la necessità di tutelare la salute di tutti i detenuti e auspica che l’autorità giudiziaria continui a fare tutto ciò che è nelle sue possibilità per garantirlo.

ANSA

Covid-19: oltre 47.000 i contagi sul lavoro

È quanto emerge dall’ultimo report pubblicato dall’Inail, basato sulle denunce di contagi professionali raccolti fino al 31 maggio. I casi mortali sono 208, pari a circa il 40 per cento del totale dei decessi sul lavoro denunciati nel periodo preso in esame. Più della metà delle denunce e quasi sei casi mortali su 10 ricadono nel Nord-Ovest, con Bergamo come prima città. I lavoratori più colpiti restano gli operatori sanitari. Nel ricordare che i governi hanno l’obbligo di ridurre al minimo il rischio di infortuni e malattie professionali, Amnesty International Italia evidenzia che è compito di ogni stato prevedere e adottare tutte le misure necessarie per proteggere i lavoratori, garantendo loro i mezzi necessari per la tutela della loro salute.

INAIL

Comoaccoglie sottolinea la grave situazione dei senza dimora nel post-emergenza

Comoaccoglie esprime grande preoccupazione per la situazione dei senza dimora nella città di Como. Dopo il grande lavoro svolto durante l’emergenza, ora è prevista la chiusura di molte strutture e finora l’amministrazione comunale non ha reso note possibili soluzioni. Le condizioni materiali di chi vive per strada sono molto dure e l’emarginazione incide anche sullo stato psicologico di persone spesso fragili. Gli stessi volontari saranno esposti al rischio di contagio, come le persone senzatetto, con tutti i pericoli che questo comporterà per la salute pubblica. Amnesty International Italia esprime preoccupazione per la situazione delle persone in condizioni di vulnerabilità e sollecita le amministrazioni ad attivarsi quanto prima per identificare delle soluzioni al fine di consentire a queste persone di poter avere accesso ai servizi, ai dispositivi di protezione e a proteggersi dal contagio.

Pagina Facebook Comoaccoglie

Protesta per portare la bici sul treno, rider denunciato a Milano

Un rider pendolare (con permesso di soggiorno e in possesso di regolare abbonamento) è stato fermato dalla polizia nella stazione di Greco Pirelli a Milano perché voleva salire con la bicicletta sull’ultimo treno per tornare a casa. La normativa di Trenord non consente di portare biciclette sui treni, tuttavia l’azione con cui le forze dell’ordine hanno agito in quel contesto sembra rappresentare un utilizzo sproporzionato della forza, come dimostrato anche da un video che ha ripreso il momento ed evidenziato anche da Deliverance Milano, l’associazione che tutela i fattorini su due ruote. Amnesty International Italia esprime preoccupazione per le modalità con cui le forze dell’ordine hanno agito nel controllo della norma e chiede alle autorità che sia accertata la legittimità del comportamento degli agenti.

Il Post

Pagina Facebook Deliverance Milano

 

 

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