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Responsabilità editoriale di AMNESTY INTERNATIONAL
PressRelease - Responsabilità editoriale di AMNESTY INTERNATIONAL
L'attività di monitoraggio dei diritti umani in Italia ai tempi del Covid-19 è un progetto di Amnesty International Italia all'interno della campagna #NessunoEscluso.
Torino: protesta degli infermieri: “non eroi, ma sottopagati”
Hanno protestato ieri, davanti al palazzo della Regione Piemonte, in piazza Castello a Torino, gli infermieri del Nursind. Con catene ai polsi e sacchi dell’immondizia al posto dei camici hanno denunciato le condizioni di lavoro degli ultimi mesi e chiesto il giusto riconoscimento economico per quanto fatto. Gli infermieri si sono poi stesi a terra per ricordare i colleghi che hanno perso la vita in questa emergenza. “A marzo eravamo eroi, adesso siamo già dimenticati”, dice Francesco Coppolella, segretario regionale del sindacato degli infermieri Nursind.
Ong al governo: basta navi in quarantena
La notte fra il 19 e il 20 maggio un uomo è morto annegato a poche miglia dalla costa italiana. È stata la prima vittima di una delle misure illogiche intraprese dal governo italiano che si sono tramutate in strumenti inutili e lesivi dei diritti delle persone soccorse, come denunciano le organizzazioni Medici Senza Frontiere, Mediterranea, Open Arms e Sea-Watch in un comunicato congiunto che chiede che la vita e la dignità delle persone tornino a essere la priorità.
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La Lombardia dice no a 900.000 euro dello stato per dare una casa ai detenuti
La Regione Lombardia si è per ora rifiutata di utilizzare i 900.000 euro destinati all’housing sociale per i detenuti in uscita dal carcere. Il denaro proviene dalla Cassa Ammende, un ente istituito presso il ministero della Giustizia che finanzia programmi di recupero e reinserimento sociale dei detenuti. La motivazione ufficiale di tale decisione, fornita dall’assessora alla famiglia Silvia Piani, è che la Regione preferirebbe utilizzare i fondi per tutelare la salute degli agenti della polizia penitenziaria. Peccato che quei soldi siano per legge vincolati.
Priorità alla scuola: sabato la protesta di famiglie, insegnati e bambini
Sabato 23 maggio, alle 15.30, in molte città italiane si manifesterà in forme differenti per la riapertura delle scuole in presenza e continuità a settembre. Un’iniziativa portata avanti dal comitato “Priorità alla scuola”, che chiama a raccolta insegnanti, studenti, educatori, genitori di tutta Italia, per chiedere, oltre alla scuola in presenza, anche maggiori spazi, più educazione all’aperto, più assunzioni e più risorse per l’educazione pubblica.
L’appello di Sant’Egidio: “non c’è futuro senza anziani”
Un appello internazionale che nasce dai timori della Comunità di Sant’Egidio, basati sul trattamento riservato agli anziani durante la pandemia in più paesi: “un pericoloso modello che privilegia una ‘sanità selettiva’”, si legge nel testo, che “considera residuale la vita degli anziani”. I firmatari si rivolgono alla società tutta, affinché i più fragili non siano visti come un peso e manifestano preoccupazione per le morti avvenute finora.
Morti Rsa: parenti chiedono risarcimento all’Istituto Palazzolo-Don Gnocchi di Milano
I familiari di alcuni degli ospiti deceduti (il totale sono oltre 150) all’Istituto Palazzolo-Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano hanno fatto richiesta di risarcimento in sede civile adducendo il nesso causale tra le responsabilità dell’Istituto e la morte dei propri cari.
Tra le scelte contestate, l’apertura, a metà marzo, di un reparto dedicato all’assistenza a bassa intensità di pazienti Covid, l’inesistenza o comunque il mancato funzionamento di un comitato ospedaliero per le infezioni nosocomiali, e l’assenza strutturale di una corretta valutazione del rischio. L’Istituto ribadisce però che non vi sarebbe stata alcuna negligenza in relazione ai contagi.
Aggressioni al personale medico-sanitario, la Fismu: “finita l’emergenza non dimentichiamo i medici”
L’ultimo caso risale alla notte tra il 16 e il 17 maggio, quando una dottoressa è stata aggredita nel pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza. La Federazione italiana sindacale medici uniti esprime la sua preoccupazione: dopo essere stati celebrati come eroi, è necessario che ora, con la fase 2, i medici non siano dimenticati. “Attenuatasi l’emergenza da Covid-19, riemergono nella sanità pubblica i molti problemi irrisolti, a partire da quello delle aggressioni verbali e fisiche”, afferma la Fismu. “A livello strutturale, organizzativo e di personale, non è cambiato nulla, è un ritorno al passato”.
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