(ANSA) - BARI, 11 APR - Conta 183 addetti e realizza un
valore aggiunto di 5,2 miliardi di euro la bioeconomia pugliese,
che si colloca al terzo posto in Italia per numero di occupati e
all'ottavo per valore aggiunto.
Sono alcuni dei dati emersi nella prima giornata del "BioInItaly
Investment Forum", appuntamento sull'innovazione nel campo delle
biotecnologie e della bioeconomia circolare che, per la sua
prima volta al sud, si è svolto oggi in Puglia, nel castello
Carlo V di Lecce.
Organizzato da Federchimica Assobiotec, Cluster Nazionale della
Bioeconomia circolare Spring e Intesa Sanpaolo Innovation
Center, in collaborazione con Regione Puglia e Puglia Sviluppo,
il forum si è aperto con la presentazione dei dati del "Rapporto
2021" di Intesa Sanpaolo, dedicato alla bioeconomia in Italia.
Sono poi stati approfonditi l'evoluzione della bioeconomia in
Italia e le tendenze e le opportunità che le biotecnologie
offrono per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile
fissati dalle politiche europee e nazionali.
"In Italia il potenziale di sviluppo della Bioeconomia in ottica
circolare è elevato e diffuso lungo tutto il territorio
nazionale. Le stime del valore aggiunto nelle regioni italiane
evidenziano un ruolo particolare delle regioni del Mezzogiorno -
spiegano in una nota gli organizzatori - dove la Bioeconomia
rappresenta il 6,7% del valore aggiunto e il 10,7% degli
occupati (anno 2018)".
Una delle sessioni dell'evento odierno è stata dedicata alla
"Ricerca e Innovazione per la ripresa e la resilienza italiana".
Il forum, che conta 14 edizioni, negli anni ha raccolto oltre 70
milioni di euro, destinati a finanziare imprese e progetti
innovativi nel campo delle biotecnologie. Diversi sono stati gli
investitori di spicco di questa prima edizione al sud, che hanno
preso parte alla sessione "Investire nella transizione
ecologica: l'Italia nella competizione internazionale". (ANSA).