(ANSA) - CAMPOBASSO, 06 APR - Il presidente del Coni Molise,
Vincenzo D'Angelo, getta acqua sul fuoco 'spegnendo' gli
entusiasmi di diversi Comuni che, dopo la pubblicazione delle
due misure del Bando Pnrr Sport relativo all'impiantistica
sportiva, hanno contattato il Coni per avere maggiori
informazioni intravedendo la possibilità di realizzare impianti
sportivi. "Si sono letti commenti fin troppo positivi", osserva
il vertice del Coni. Che poi spiega: "Il Cluster 1 e 2 può
interessare esclusivamente i due capoluoghi di provincia,
Campobasso e Isernia, con un tetto massimo di investimento di
1,5 milioni di euro e se si partecipa ad entrambi, il Cluster 2
deve avere un minimo del 40% della somma totale, circa 600 mila
euro. Come mi ha detto qualcuno - prosegue - per il Molise 'la
ciccia' (testuale) poteva stare sul Cluster 3 che prevedeva un
massimale di spesa di 4 milioni a progetto, con l'obbligo della
manifestazione di interesse da parte di una Federazione sportiva
e per un solo progetto, ma si tratta della Federazione sportiva
nazionale, quindi significa 45 progetti in tutta Italia, più le
dieci del Cip. Forse chi siede nelle stanze dei bottoni -
osserva D'Angelo - avrebbe dovuto rivedere la situazione
impianti in Italia e capire che forse un finanziamento più
capillare avrebbe agevolato quei piccoli comuni che hanno
necessità di un impianto coperto nel proprio paese per far fare
attività sportiva a tutti quei ragazzi che non hanno
possibilità. Qualora una Federazione nazionale debba decidere se
fare una pista di atletica a Campobasso piuttosto che in un
paese della Campania, Puglia o Sicilia mi pare logico che opti
per realtà più grandi della nostra come popolazione, tesserati e
atleti agonisti". Infine aggiunge: "personalmente penso che,
dopo un censimento tra le palestre scolastiche di tutta Italia,
si dovrebbero trovare le risorse per intervenire laddove queste
fossero fatiscenti, pericolanti o chiuse. Questa forse sarebbe
la vera svolta dello sport in Italia, perché se andiamo ad
inserire, giustamente, l'educazione fisica in 4/a e 5/a
elementare con gli insegnanti di ruolo e poi non abbiamo le
palestre dove andare a fare attività, che svolta sarà?". (ANSA).