(ANSA) - BARI, 08 APR - Torna a nuova vita lo storico Palazzo
Carcano di Trani attraverso un progetto di recupero e
ampliamento da parte dell'Agenzia del Demanio. Un recupero
storico e architettonico che ristabilisce l'equilibrio tra i
capolavori della zona: Castello Svevo, Piazza Re Manfredi e la
Cattedrale.
Nato dalla collaborazione tra l'Agenzia e il ministero di
Giustizia, il progetto di rinascita di Palazzo Carcano è
finalizzato alla riorganizzazione e alla razionalizzazione degli
Uffici Giudiziari , nel solco della strategia dell'azione
dell'Agenzia del Demanio che - sottolinea una nota - punta al
recupero e alla trasformazione di immobili e aree degradate
all'interno dei centri urbani, la realizzazione di edifici
sostenibili e tecnologicamente avanzati per la PA e la riduzione
dei costi di locazione passiva e di gestione degli immobili.
Per soddisfare tutte le esigenze funzionali del Tribunale di
Trani, oltre al recupero edilizio del complesso architettonico,
nel progetto sono state ampliate anche le stesse cubature del
complesso, nel pieno rispetto del contesto storico.
Il palazzo fu costruito nel XVII secolo dalla famiglia
Carcano - di origini lombarde e poi discendente di un omonimo
ramo stanziato a Bari - nel corso dei secoli fu sede
dell'Arcidiocesi di Trani e Barletta, fu poi destinato ad
accogliere delle orfane e mensa vescovile. Acquistato dal Comune
di Trani nel 2001 viene trasferito allo Stato nel 2018. Viste le
caratteristiche storiche architettoniche e paesaggistica del
sito, l'Agenzia del Demanio ha deciso di intervenire realizzando
un concorso di progettazione che rispettasse la storia e la
cultura del luogo. L'importo complessivo dell'intervento è di
13,8 mln è stato finanziato in parte dall'Agenzia del Demanio
(9,8 mln) e in parte (4 mln) dal Ministero della Giustizia e in
parte con fondi del PNRR. (ANSA).