(ANSA) - BRUXELLES, 25 APR - Luce verde della Commissione
europea al regime di aiuti di Stato dell'Italia da 2 miliardi di
euro per la diffusione delle reti mobili 5G ad alte prestazioni.
La misura è inserita nel Piano nazionale di recupero e
resilienza (Pnrr).
Con "questo schema italiano da 2 miliardi di euro,
interamente finanziato dal Recovery fund, i consumatori e le
imprese potranno accedere a servizi 5G di alta qualità,
contribuendo alla crescita economica del Paese e agli obiettivi
strategici dell'Ue relativi alla transizione digitale", ha
commentato la vicepresidente Ue, Margrethe Vestager.
Il regime sarà interamente finanziato dal Recovery fund e
resterà in vigore fino al 30 giugno 2026. L'aiuto assumerà la
forma di sovvenzioni dirette a favore degli operatori delle tlc
"selezionati mediante una procedura di gara aperta, trasparente
e non discriminatoria, spiega Bruxelles in una nota.
"Il piano italiano per la ripresa e la resilienza comprende
importanti progetti di investimento nel settore delle
comunicazioni elettroniche - sottolinea l'esecutivo Ue -, tra
cui la diffusione di reti fisse e mobili efficienti". Nello
specifico, questi fondi serviranno alla realizzazione di reti di
backhaul efficienti per collegare le stazioni di base mobili
che, entro il 2026, ne saranno ancora sprovviste, e delle
stazioni di base necessarie alla fornitura di servizi mobili 5G
che offrano una velocità minima di download di 150 Mbps e una
velocità minima di upload di 30 Mbps nelle zone dell'Italia che,
entro il 2026, non saranno servite da reti con velocità di
scaricamento superiore a 30 Mbps.
Nella sua analisi Bruxelles ha rilevato che "la misura è
necessaria e proporzionata per ovviare ai fallimenti del
mercato, segnatamente al fatto che non esistono né sono previste
reti mobili che soddisfino adeguatamente le esigenze degli
utenti finali". L'esistenza di un fallimento del mercato è stata
valutata attraverso la mappatura delle infrastrutture
attualmente disponibili e di quelle previste e tramite una
consultazione pubblica condotta dalle autorità italiane. Il
regime, aggiunge Bruxelles, ha "un effetto di incentivazione, in
quanto facilita la diffusione e il funzionamento di reti mobili
ad alte prestazioni che gli operatori privati non sono disposti
a realizzare a causa dei costi elevati, non controbilanciati da
un livello adeguato di entrate previste". Bene anche la presenza
di "salvaguardie sufficienti per garantire che eventuali
distorsioni indebite della concorrenza siano limitate", il fatto
che "l'Italia incoraggerà il riutilizzo delle infrastrutture
esistenti" e la spinta alla concorrenza "in quanto la misura
garantisce l'accesso all'ingrosso alle reti sovvenzionate".
(ANSA).