(ANSA) - ROMA, 27 MAG - "Rischiamo fortissimamente di non
approfittare di questo passaggio per trasformarci ma
semplicemente per sopravvivere". È questa la preoccupazione sul
piano nazionale di ripresa e resilienza indicata da Romano Prodi
al convegno dell'Accademia dei Lincei 'Una politica fiscale per
l'Europa unita.
"Nel dibattito italiano ed europeo su Next Generation Eu e il
Pnrr - dice l'ex presidente del Consiglio - vedo uno strano
cambiamento verbale: è diventato sempre più un piano di
edilizia" mentre "il problema dell'innovazione e dell'aumento
della ricerca è sempre più declinato in modo generale, il
finanziamento in opere pubbliche è sempre più articolato in
progetti specifici".
"L'innovazione generica che viene fatta insistentemente ed è
il problema anche dell'ambiente si traduce in grandissimi
capitoli ma che non sono ancora un programma europeo, sono le
decisioni di singole imprese", osserva Prodi. "Attenzione che
questa opinione generale nasce da scelte politiche precise
perché ognuno si aspetta la sua opera pubbliche e rischiamo
fortissimamente di non approfittare di questo passaggio per
trasformarci ma semplicemente per sopravvivere. Questa -
conclude - è la mia paura". (ANSA).