(ANSA) - ROMA, 24 MAG - "Condivido la mobilitazione e
condivido una richiesta rispetto al pnrr, 2,2 miliardi di
prestiti sono una roba inconcepibile, perché devono essere
prestiti e per che cosa? Ho scritto a Cingolani che non si
capisce cosa prestiamo a chi, ci sono già degli strumenti e dei
meccanismi, semmai abbiamo bisogno di soldi a fondo perduto per
avviare i processi, per avere dei processi partecipati sono
costosi, che hanno dei costi di attuazione, anche meno di 2
miliardi, per fare questo 200 milioni sarebbero più che
sufficienti". Lo afferma Marco Bussone, presidente Uncem, Unione
nazionale comuni, comunità ed enti montani, intervenendo al
webinar "Comunità energetiche: opportunità per i borghi
italiani" organizzato da Legambiente.
"2,2 miliardi non si capisce per cosa li usiamo -ribadisce
Bussone - e l'incertezza che è data da questa incapacità di dire
a cosa servono queste risorse, sta gettando tutti nello
sconforto".
Bussone,condivide "in pieno le proposte che avanzate, ci sono
dei rimpalli e dei mancati chiarimenti che pesano su quelle
risposte che dobbiamo dare come sistema degli enti locali e come
comunità di intesa con il terzo settore e tutte i soggetti che
stanno lavorando sulle comunità energetiche. Gli sforzi sono
tanti, ma la cornice e' del tutto inadeguata. C'è ancora una
risposta fragile e tiepida, un contesto normativo che non aiuta
chi vuole far delle cose. Chi inizia un percorso, senza una
cornice quel percorso rischia di fallire". (ANSA).