(ANSA) - VENEZIA, 28 SET - Per la "Generazione Z" del Veneto
il sogno principale è di fare l'imprenditore e viaggiare, e uno
su tre sogna di fare un lavoro autonomo, da imprenditore o
libero professionista. Ma i giovani della regione si sentono
anche inadeguati e temono di non essere apprezzati.
Il quadro emerge da un'indagine realizzata da Ipsos per
Unioncamere del Veneto, realizzata su un campione di 500 giovani
della Regione disoccupati di età compresa tra i 16 e i 30 anni,
indagando il loro rapporto con il lavoro e il mondo
dell'impresa, per cogliere e analizzare il mismatch tra domanda
e offerta di occupazione e per leggere i fenomeni di abbandono
del lavoro da parte di molti di essi nel corso dell'ultimo
periodo.
La "Top five" delle professioni vede al primo posto
l'imprenditore (45%), poi un lavoro che fa girare il mondo
(33%), essere un manager (29%), essere uno scienziato (28%),
occuparsi di nuove tecnologie digitali (28%). Il 34% dei giovani
ritiene che ci siano titolari d'impresa responsabili, attenti
alle persone e alla società, ma un il 53% li giudica interessati
solo al profitto e autoritari.
Nella scala dei valori, per il 95% dei ragazzi e delle
ragazze il lavoro è molto importante e si colloca al terzo posto
subito dopo amicizia (97%) e divertimento (96%), prima della
famiglia, dell'amore e dell'istruzione. Avere un posto di lavoro
vuol dire impegnarsi per raggiungere degli obiettivi (37%) e
diventare adulto per realizzare i propri progetti (31%).
Il lavoro è una fonte di reddito (97%) e un modo per
affermare la propria indipendenza (96%), ma anche un'opportunità
di crescita personale (94%). Nel lavoro i giovani vogliono
sentirsi realizzarti come persone (90%) e ambiscono costruirsi
una posizione sociale (89%).
Quattro gli aspetti più importanti di un lavoro: il
trattamento economico (41%), la stabilità (33%), la possibilità
di fare carriera (32%) e l'autonomia (30%). L'interesse e la
disponibilità a spostarsi coinvolge poco più della metà (58% in
un altro Paese europeo e il 68% in un'altra regione del Nord).
Il 58% è disposto ad accettare transitoriamente qualsiasi
lavoro, ma vuole continuare a cercare quello dei sogni.
"C'è bisogno di giocare d'anticipo sui processi di
trasformazione del lavoro per orientare le scelte formative dei
nostri giovani", commenta Mario Pozza, Presidente di Unioncamere
del Veneto, per il quale bisogna favorire "la nascita di
professionalità adeguate alle evoluzioni del mercato, ad esempio
attraverso il sostegno agli Its. Qui entra in gioco la rilevanza
dell'orientamento alle professioni, su cui il sistema camerale
si sta spendendo da tempo. Lo strumento dei Pcto, la cosiddetta
'alternanza scuola-lavoro', resta importante e strategico".
(ANSA).
Lavoro:Unioncamere Veneto, Generazione Z sogna imprenditoria
Indagine Ipsos, il posto è fonte di reddito e di indipendenza
