(ANSA) - LUCCA, 23 APR - Il territorio della provincia di
Lucca appare adeguatamente servito dal sistema bancario, con la
presenza di 187 sportelli al 31 marzo scorso, la raccolta del
risparmio è aumentata sensibilmente: depositi e il risparmio
postale sono cresciuti del +10,5% nel corso del 2020, portandosi
a quota 10.820 milioni di euro, mentre la raccolta indiretta
(6.356 milioni di euro) è cresciuta del +5,3%. Il risparmio
totale ammonta a 17.176 milioni di euro (+8,5%), nella fascia
alta della Toscana. E' quanto emerso nel corso dell'annuale
incontro sul credito alla Camera di commercio di Lucca.
Dopo i saluti del commissario straordinario della Cciaa
Giorgio Bartoli, Giuliano Dini, già direttore della filiale di
Lucca della Banca d'Italia, ha presentato l'analisi dei
principali andamenti degli aggregati creditizi nell'anno 2020,
elaborati a partire dalle informazioni statistiche ufficiali
della Banca d'Italia. Le imprese e i consumatori lucchesi,
spiega una nota, hanno fatto ricorso al credito in misura
mediamente prudente e contenuta. Vi è stato un travaso dal
credito a breve verso quello a medio e lungo termine, con
l'allungamento delle scadenze e un alleggerimento delle
difficoltà finanziarie di famiglie e imprese. Pertanto, pur in
un contesto di disponibilità delle banche e di tassi di
interesse contenuti, gli impieghi vivi in provincia (9.468 mln,
al netto di sofferenze e insoluti) sono cresciuti solo del +1,5%
nell'anno. Le erogazioni nell'anno, in aumento del +17,6%, sono
state pari a 3.044 mln, con segno positivo solo per gli
investimenti finanziari e altri, che hanno presentato una
consistente crescita (+52,1% le erogazioni e +26,7% la
consistenza finale pari a 3.990 mln). Gli investimenti in
macchine, strumenti e attrezzature sono diminuiti dell'8,8%, con
le nuove erogazioni in calo del -28,5%. Anche il credito al
consumo (1.056 mln) ha registrato a Lucca un calo del -1%, tra i
più bassi in regione e in parte destinato agli acquisti di beni
durevoli delle famiglie (consistenze 364 mln) aumentati del
+4,2%, mentre le erogazioni hanno registrato un -12,6%. È
proseguita la diminuzione delle sofferenze provinciali, scese a
361 mln di euro (-37,6%) per effetto di ammortamenti e
cartolarizzazioni. (ANSA).