(ANSA) - CATANZARO, 18 GEN - Il presidente della Camera di
Commercio di Catanzaro Daniele Rossi ha incontrato il presidente
facente funzioni della Giunta regionale Nino Spirlì. "L'incontro
istituzionale - é detto in un comunicato della Camera di
commercio - è servito a fare il punto sull'azione di governo a
sostegno delle attività d'impresa, artigiane e commerciali della
provincia di Catanzaro alla luce del perdurare della situazione
di emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19".
"C'è l'esigenza - ha sottolineato Rossi al termine
dell'incontro - di misure governative forti e d'impatto a
sostegno del tessuto economico calabrese e quindi della
provincia di Catanzaro. Con il presidente Spirlì abbiamo
discusso, quindi, di quali possano essere queste misure:
personalmente continuo a ritenere, come più volte dichiarato,
che sia necessaria una moratoria completa sulla tassazione alle
imprese, ai commercianti, agli artigiani e ai professionisti. I
ristori, come vediamo quotidianamente, sono un palliativo che
spesso non riesce neanche a coprire proprio gli importi dovuti
all'erario. Non dimentichiamo che ci sono settori commerciali
che più di altri hanno subito e continuano a subire i riflessi
negativi delle misure restrittive. Il settore della ristorazione
ma anche quelli dello sport non agonistico, degli eventi, delle
fiere e dei convegni, della cultura tanto per citare alcuni
esempi, si rivolgono a mercati molto ampi e fin qui hanno subito
danni economici ingenti. Per settori del genere bisognerà avere
la forza di ragionare in termini di risarcimento. Proposte a
parte, però, c'è sinergia di intenti con il presidente Spirlì e
dunque con la Giunta regionale con cui ormai da mesi ci
confrontiamo".
"Ho avuto rassicurazioni - ha detto ancora il presidente
Rossi - circa il costante collegamento tra la Regione e il
Governo nazionale in cui vengono continuamente sottolineate
queste situazioni. La preoccupazione personale, tuttavia, è
forte perché ogni giorno veniamo a conoscenza di imprese che non
riescono a reggere e quindi non possono far altro che chiudere:
in Calabria, più che altrove, c'è bisogno che siano prese
contromisure shock e che sia fatto il più presto possibile".
(ANSA).