(ANSA) - VENEZIA, 31 OTT - Dai dati sulla demografia
d'impresa del terzo trimestre 2020 ci si poteva attendere nel
Veneto una contrazione del numero di imprese, considerato
l'impatto Covid sull'economia, ma invece, come era già successo
tra aprile e giugno (+1.562), tra luglio e settembre sale di 552
unità. Dopo i più che dimezzati flussi del II trim. 2020, le
iscrizioni del III trim. calano del 10,9% rispetto allo stesso
periodo del 2019, mentre le cessazioni flettono del -10,4%. Ne
deriva un bilancio demografico apparentemente in positivo, ma
del tutto anomalo: una "nati-mortalità" congelata dal lockdown e
dalle sue possibili conseguenze. Complessivamente nel II e III
trim. 2020 c'è un calo del 27,8% dei flussi di iscrizioni e del
27,2% delle cessazioni che va a generare un bilancio della
demografia d'impresa del tutto inusuale (+2.114), se lo
confrontiamo con quanto solitamente succede nel "regolare"
periodo in esame (+3.093 nel semestre aprile-settembre 2019). In
aprile, clou del lockdown, le iscrizioni calano del -64%
rispetto ai volumi del corrispondente mese del 2019.
Parallelamente le cessazioni calano del -47%, chiudendo il mese
con un saldo di poco negativo (-14 unità). A maggio le
iscrizioni iniziano a risalire come volume, ma risultano ancora
in forte diminuzione (-38,5%) rispetto a maggio 2019. Poi la
contrazione del flusso si affievolisce: -13,5% per quanto
riguarda il confronto giugno 2020 su giugno 2019; -13% a luglio,
-19,6% ad agosto per poi appiattirsi al -1,7% a settembre. A
maggio le chiusure d'impresa risultano quasi dimezzate del
-49,3% rispetto al corrispondente mese del 2019; a giugno del
-24%; a luglio del -19,6%; ad agosto del -10,6% e a settembre
segnano un +1,9%.
"Di fatto, nei mesi cruciali del lockdown (aprile-giugno) e
immediatamente dopo (luglio-settembre) in Veneto si evidenzia
una demografia d'impresa pressoché "congelata" nei numeri, e fa
presagire un comportamento attendista delle imprese rispetto
allo shock provocato dalla pandemia - dice Mario Pozza,
presidente Unioncamere Veneto - Questo attendismo rappresenta un
equilibrio fragile che rischia di essere rotto dalle ultime
scelte del Governo". (ANSA).