(ANSA) - PALERMO, 19 SET - "Rischio nuovo lockdown? Sarebbe
la mazzata definitiva per le imprese". Alessandro Albanese,
presidente della Camera di commercio di Palermo ed Enna, non
nasconde la preoccupazione per l'aumento del numero dei
contagiati da Covid in Sicilia. "E' logico che ciò che mi sta a
cuore è la sicurezza sanitaria, che viene prima di ogni altra
cosa - dice - Guardiamo con attenzione cosa sta accadendo nelle
scuole e alla curva dei contagi. Una nuova chiusura totale le
imprese non potrebbero digerirla".
In questi giorni, la Camera di commercio ha aumentato il ritmo
delle informative per orientare le imprese alle nuove
disposizioni per il contenimento del virus e alle misure che
riguardano gli aiuti economici.
"Il momento è delicato - prosegue - e non vediamo grossi passi
avanti da parte delle istituzioni sugli aiuti alle imprese.
Assistiamo a misure inique e assurde, e le imprese, tutte le
imprese, si potranno salvare solo con aiuti concreti. E' assurdo
che la Regione siciliana stanzi milioni di euro solo alle
aziende danneggiate dal lockdown che occupano meno di dieci
persone e che hanno un fatturato annuo non superiore a due
milioni. Perché sono stati inseriti questi paletti? E se la mia
impresa, ugualmente danneggiata, ha prodotto un fatturato
maggiore e ha creato più occupazione?".
Secondo Albanese, lo scollamento tra le vere esigenze delle
imprese e i provvedimenti delle istituzioni sugli aiuti
economici è causato "dalla mancata concertazione" tra la Regione
siciliana e le associazioni di categoria.
"La Regione dovrebbe ascoltare di più le imprese - conclude -
Ai tavoli istituzionali si ci va solo per ricevere comunicazioni
di ciò che la Regione sta facendo. E non per mettere sul tavolo
i veri problemi delle imprese o chiedere agli imprenditori cosa
si può fare per migliorare la situazione". (ANSA).