(ANSA) - BOLOGNA, 31 MAR - Sarà l'occupazione uno dei
problemi più gravi da risolvere, una volta usciti dall'emergenza
Covid-19. Una crisi che sconvolge il mondo del lavoro, dove si
stava registrando un trend positivo, come attesta l'ufficio
studi di Unioncamere Emilia-Romagna che ha elaborato i dati
relativi agli addetti di tutte le localizzazioni di impresa
operanti sul territorio, con sede legale in regione o altrove,
tratti dal Registro imprese delle Camere di commercio. A fine
settembre 2019 gli addetti delle localizzazioni di imprese in
Emilia-Romagna erano 1.743.736, 29.859 in più (+1,7%) rispetto
allo stesso trimestre 2018, una crescita inferiore a quella
fatta registrare a fine settembre 2018. Nella media degli ultimi
dodici mesi gli addetti sono risultati 1.724.729, con un aumento
del 2,8% pari a 46.799 addetti in più. L'aumento è risultato più
contenuto rispetto al periodo ottobre 2017- settembre 2018. A
livello nazionale gli addetti sono aumentati del 2% nel terzo
trimestre e del 3% nella media degli ultimi dodici mesi, con una
leggera decelerazione rispetto ai dodici mesi precedenti. Gli
addetti alle dipendenze delle localizzazioni di impresa in
Emilia-Romagna nella media degli ultimi dodici mesi (ottobre
2018-settembre 2019) hanno raggiunto 1.384.125 unità, con un
aumento del 3,4%, che ha determinato la crescita complessiva. Il
risultato mette in luce un rallentamento avviato con l'inizio
del 2018 della forte dinamica positiva che ha caratterizzato i
due anni precedenti. Dalla seconda metà del 2018 si è invertita
la tendenza trimestrale lungamente negativa per gli addetti
indipendenti, che hanno fatto segnare un incremento tendenziale
nel terzo e quarto trimestre 2018 e nei primi due del 2019. Il
dato trimestrale è ritornato al segno rosso nel trimestre in
esame (-1,7%) anche se questa inversione non si è riflessa sul
dato relativo alla media mobile a quattro trimestri, tanto che
gli ultimi dodici mesi fanno rilevare una leggera espansione
degli indipendenti (+0,5%), che ammontano a 340.605. Il buon
aumento degli addetti è diffuso in tutti i macrosettori, ma non
in modo omogeneo. Nella media degli ultimi dodici mesi (ottobre
2018-settembre 2019) la crescita degli addetti è stata trainata
dal settore dei servizi, nel quale sono giunti a 1.012.787
(+3,1%), nonostante un rallentamento rispetto ai dodici mesi
precedenti. La dinamica è sensibilmente inferiore nel commercio,
con 292.604 addetti (+1,7%), con un leggero rallentamento della
tendenza positiva dei 12 mesi precedenti, mentre gli addetti
dell'insieme degli altri servizi sono 720.183 (+3,7%), con una
sensibile decelerazione della crescita rispetto all'analogo
periodo precedente. L'industria, con 499.604 addetti, ha fornito
l'altro grande apporto alla crescita degli addetti (+11.976
unità), ma con una dinamica inferiore (+2,5%), nonostante una
buona accelerazione della crescita rispetto ai dodici mesi
precedenti. Le costruzioni escono dalla crisi anche dal punto di
vista degli addetti impiegati nel settore, che nella media degli
ultimi dodici mesi sono 132.890 (+1,8%), con una buona
accelerazione della crescita rispetto all'analogo periodo
precedente. Infine, al di là delle forti oscillazioni
stagionali, gli addetti in agricoltura sono 79.449 (+2,7%), con
un lieve indebolimento della tendenza positiva rispetto ai
dodici mesi precedenti. (ANSA).