(ANSA) - PERUGIA, 28 GEN - "Movimprese 2019 ci dice che
l'anno appena trascorso non è stato facile, ma che
complessivamente possiamo parlare di tenuta del sistema
imprenditoriale della nostra provincia, anche se non sembra
ancora scongiurato il pericolo di una persistente stagnazione,
con crescita prossima allo zero e in limitata, ma progressiva
contrazione della base imprenditoriale, peraltro in atto da
oltre un quinquennio". Queste le prime considerazioni del
Presidente della Camera di commercio di Perugia Giorgio
Mencaroni alla presentazione di Movimprese 2019 sulla nati
mortalità delle imprese per l'anno 2019, tenuta nella sede
camerale di via Cacciatori delle Alpi.
Nel 2019 sono nate 3.528 nuove attività, un dato che segna una
leggera risalita (+1,2%) sul 2018, ma non inverte un andamento
in costante discesa negli ultimi sei anni. Sono in calo le
chiusure, a quota 3.473. Il saldo 2019 è positivo, ma di appena
55 unità, il più basso, escluso il 2018, dell'ultimo
quinquennio.
Lo stock complessivo delle imprese registrate in provincia di
Perugia - riferisce una nota della stessa camera di commercio di
Perugia - scende al 31 dicembre 2019 a 72.384 unità "un livello
che comunque denota - ha tenuto a sottolineare il presidente
Mencaroni - una tenuta intorno a quota 72/73 mila, che tuttavia
manteniamo con fatica ormai dal 2013, a riprova delle condizioni
di difficoltà in cui le imprese si ritrovano ad operare. Da
troppo tempo".
Nel 2019 a guadagnare terreno sono stati i settori della
sanità e servizi sociali con 23 nuove imprese (+7,1%),
dell'Istruzione, più 11 imprese (+3,2%), delle attività
artistiche e sportive con 20 aziende in più (+3%), delle
attività immobiliari, settore in cui sono entrate 40 nuove
imprese (+1,8%) e delle attività professionali, scientifiche e
tecniche, che hanno visto costituirsi altre 34 imprese (+1,8%).
Sempre più numerose le attività di alloggio e ristorazione
(hotel, ristoranti, agriturismi) collegate al turismo: nel 2019
il settore tocca le 4.278 unità, in aumento costante e
ininterrotto dal 2014.
Al contrario, segnali di persistente difficoltà arrivano dai
settori portanti dell'economia provinciale, che vedono ridursi
anche nel 2019 il numero delle proprie imprese. Agricoltura,
silvicoltura e pesca, 200 imprese in meno (-1,5%), attività
manifatturiere, 50 imprese in meno (-1%), le costruzioni perdono
altre 103 imprese (-1,2%). Nei settori del commercio
all'ingrosso e al dettaglio, meno 161 aziende (-1,1%), nel
settore trasporto e magazzinaggio 28 imprese in meno (-1,8%).
Artigianato ancora in rosso nel 2019, con un tasso di crescita
negativo di un punto e 29%, oltre il doppio del - 0,58 della
media nazionale. In un anno hanno aperto in provincia di Perugia
891 imprese, ma 1.099 hanno cessato l'attività. Il saldo è
negativo di ben 208 unità. (ANSA).