(ANSA) - PERUGIA, 19 FEB - Nel mese di febbraio in corso, le
imprese della provincia di Perugia hanno programmato 3.050
entrate al lavoro. Un dato superiore del 14,2% rispetto al
febbraio 2018 quando le assunzioni programmate furono 2.670. In
un anno 380 entrate al lavoro in più.
Se l'osservazione si sposta su base trimestrale
(febbraio-aprile 2019) il sistema Excelsior prevede 10.820
assunzioni nelle imprese in provincia di Perugia, in salita
dell'8,9% sul trimestre febbraio-aprile del 2018, pari a 890
posti di lavoro in più.
Il fenomeno in termini tendenziali dunque vive in territorio
positivo, sia alla luce di un confronto tra singolo mese -
febbraio '19 su febbraio '18 - che su base trimestrale.
"Pur in presenza di un rallentamento dei cicli economici -
osserva, in una nota della Camera di commercio di Perugia, il
suo presidente, Giorgio Mencaroni - le imprese perugine riescono
a creare nuova occupazione".
"A febbraio e fino a tutto aprile - sottolinea Mencaroni - la
domanda di lavoro si manterrà su buoni livelli, comunque in
crescita rispetto a un anno fa. Una notazione va fatta sulla
qualità del lavoro richiesto. A febbraio in corso le entrate al
lavoro a tempo indeterminato e di apprendistato, salgono al 30%,
sei punti in più rispetto al mese precedente (gennaio 2019).
Nel 70% dei casi, invece, si tratterà di lavoro a termine, a
tempo determinato o altri contratti con durata predefinita. In
discesa di sei punti su gennaio '19".
Stabile al 29% - continua la nota - la quota di lavoro destinata
ai giovani sotto i 30 anni, mentre si contraggono al 9% i posti
destinati a personale laureato. Battuta d'arresto per le
assunzioni di profili "High Skill" (dirigenti, specialisti e
tecnici), che nel mese di febbraio si vedranno assegnati il 16%
degli ingressi al lavoro, in calo di 7 punti e molto distante da
una media nazionale del 21% (5 punti più alta della nostra).
Chi crea occupazione in provincia di Perugia? Soprattutto le
piccole imprese con meno di 50 dipendenti, che riescono ad
esprimere il 68% del totale delle entrate al lavoro.
In quale settore produttivo è più facile trovare una
occupazione? A febbraio in corso, nel manifatturiero e public
utilities, che offre 970 posti, il 31,8% del totale mese.
Seguono i servizi alle imprese con 570 entrate, il commercio
490, i servizi di alloggio e ristorazione: servizi turistici
450, il settore servizi alle persone 290, il settore delle
costruzioni, con 280 posti offerti.
Resta su alti livelli il "mismatching£ tra offerta e
richiesta di lavoro. In 36 casi su 100 le imprese hanno
difficoltà a trovare lavoratori adatti a soddisfare le loro
necessità.
A febbraio i profili professionali più difficili da reperire
sono gli operai specializzati e conduttori di impianti nelle
industrie tessili, abbigliamento e calzature; gli operai nelle
attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche; gli operai
specializzati nell'edilizia e nella manutenzione degli edifici.
Per trovare questi lavoratori le imprese incontrano difficoltà
fino al 68% dei casi. (ANSA).