(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 17 LUG - Si è svolto nella sede
della Camera di commercio di Reggio Calabria un incontro rivolto
alle imprese ed agli operatori del settore agroalimentare, con
l'obiettivo di illustrare le certificazioni religiose Kasher e
Halal e le loro potenzialità come leve di marketing, validi
strumenti per la promozione e la protezione delle eccellenze
alimentari del Made in Italy e per il rafforzamento della
competitività del sistema produttivo nazionale nei mercati
esteri. Lo riferisce un comunicato della camera di commercio
reggina.
L'incontro è stato aperto dal presidente della Camera di
commercio Antonino Tramontana, che ha sottolineato "il costante
ed intenso impegno che la Camera sta mettendo in campo per
aiutare le imprese reggine nel percorso di
internazionalizzazione dei loro prodotti. Sono molte le
iniziative della Camera per accompagnare le imprese per uscire
dai confini nazionali ed aprirsi ai mercati internazionali.
Abbiamo promosso la costituzione del Club delle imprese
esportatrici della Città metropolitana di Reggio Calabria,
organizziamo periodicamente incontri d'affari con buyer esteri,
teniamo costantemente aggiornate le imprese su temi di attuale e
crescente interesse attraverso incontri e seminari. Ed il
seminario sulle certificazioni religiose risponde appieno alle
esigenze del mercato e dei tempi che cambiano. I cibi
certificati 'kosher' e 'halal' non sono infatti apprezzati solo
per motivi religiosi ma stanno riscuotendo particolare successo
presso una vasta platea di consumatori attenti agli aspetti
etici e dietetici e che apprezzano le regole che garantiscono la
sicurezza alimentare, la salubrità e la tracciabilità".
Il seminario - realizzato dal Ministero dello Sviluppo
Economico in collaborazione con Assocamerestero e la Camera di
commercio di Reggio Calabria e con il contributo dell'Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane e del Centro Islamico Culturale
d'Italia - ha rappresentato l'occasione per fare il punto sulla
promozione istituzionale dell'export agroalimentare, con
l'intervento di Mariaconcetta Giorgi del MISE - Divisione VI -
Programmi e progetti per le filiere di beni di consumo e servizi
- Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione
e la promozione degli scambi. A seguire gli interventi di
Jacqueline Fellus, Assessore Kasherut dell'UCEI - Unione
Comunità Ebraiche Italiane, che ha relazionato su regole e
vantaggi della certificazione kasher e di Ahmad Ejaz,
Giornalista e Tesoriere del Centro Islamico Culturale d'Italia,
che si è soffermato sugli aspetti etici e religiosi della
certificazione Halal.
Significativa la testimonianza di Agrumaria Reggina srl, una
delle imprese reggine che ha già ottenuto le certificazioni
Kasher e Halal. Numerose le imprese presenti, che hanno
manifestato vivo apprezzamento per l'iniziativa e che hanno
avuto modo di confrontarsi con i relatori sulla stretta
correlazione dell'incremento del fatturato in seguito al
possesso della certificazione religiosa (il 62% delle aziende ha
aumento il fatturato nei mercati in cui operava) e sui dati
economici legati alla certificazione Kasher (sinonimo di
salubrità, elevata qualità, maggior tutela in generale):
crescita esponenziale del numero di imprese certificate - dalle
413 del 2013 alle 1.031 del 2016; fatturato nel mercato mondiale
di oltre 150 miliardi di dollari con oltre 25 milioni di
consumatori e 75.000 imprese, fatturato nel mercato alimentare
europeo di 6 miliardi di dollari. (ANSA).