(ANSA) - VIBO VALENTIA, 22 FEB - "Ancora una conferma della
concretezza e della qualità del lavoro realizzato dalla Camera
di Commercio di Vibo Valentia e delle potenzialità offerte dal
patrimonio informativo pubblico del sistema camerale. Il
Rapporto Monitor-Monitoraggio dell'economia locale per prevenire
l'infiltrazione della criminalità organizzata della Camera di
Commercio di Vibo Valentia, che è una importante analisi sui
fattori di rischio nel tessuto sociale, economico e
imprenditoriale della provincia, realizzato in collaborazione
con il Centro di ricerca sul crimine transnazionale
dell'Università Cattolica del Sacro Cuore attraverso il suo
spin-off Crime&tech, è stato utilizzato come base dati
informativa dell'importante relazione del Ministro dell'Interno
Marco Minniti sull'attività svolta e i risultati conseguiti
dalla Direzione Investigativa Antimafia nel I sem. 2017,
presentata nei giorni scorsi al Parlamento". Lo rende noto la
stessa Camera di commercio.
"Dopo anni di silenzioso lavoro sui temi della legalità e
dell'analisi economica - ha affermato il presidente Michele Lico
- la Camera di Commercio di Vibo ottiene un nuovo importante
riconoscimento a riprova della rilevanza delle Camere di
commercio, ed in particolare di quelle minori, come presidi di
legalità e laboratori di innovazione e di sviluppo. E' doveroso
evidenziarlo, alla luce di una riforma del sistema camerale che
penalizza gli enti minori e li obbliga ad accorparsi ad altri
Enti senza considerare le peculiarità e le specificità delle
singole province".
"La Camera di commercio è impegnata da anni sulla tematica
della legalità, quale precondizione di sviluppo socioeconomico
del territorio - evidenzia il segretario generale Donatella
Romeo -. A partire da Insider, divenuto caso di eccellenza a
livello internazionale, è stato sviluppato il Rapporto Monitor,
oggi utilizzato addirittura nella relazione del ministro Minniti
come base informativa per la sua relazione semestrale
sull'attività della DIA".
"Crediamo - ha sostenuto Lico - che occorra cambiare visione
e avere il coraggio di sperimentare progetti innovativi di
dialogo tra le istituzioni per un'azione sinergica sul fronte
comune della lotta alla criminalità, in modo che ognuno, per la
propria parte di competenza, possa fornire un contributo reale
ed efficace". (ANSA).