(ANSA) - TERNI, 15 FEB - "Vogliamo un profondo e radicale
cambio di passo nella nostra rappresentanza politica, alla quale
chiediamo con forza di prendersi le proprie responsabilità,
assicurando un profondo rinnovamento (troppo spesso declamato e
mai praticato) che ascolti il mondo del lavoro e che accompagni
ripresa e sviluppo": è un passaggio della relazione di sintesi
redatta dal presidente della Camera di commercio di Terni,
Giuseppe Flamini, all'esito del tavolo permanente dell'economia
locale, istituito dall'ente per fare il punto della situazione
del territorio e i cui risultati sono stati resi noti in una
conferenza stampa.
L'organismo - del quale fanno parte le principali
associazioni di categoria e gli ordini professionali - ha in
particolare analizzato i dati estratti da Registro imprese della
Camera di commercio e da fonti Inps, confrontando la situazione
attuale con quella del 2009. Ne è emerso è un quadro negativo
nei principali indicatori, a partire dal numero delle imprese,
scese di 1.155 unità (da 19.409 a 18.254) e di quello degli
addetti, che ha visto invece una flessione di 1.596 (da 61.708 a
60.112), mentre la disoccupazione giovanile è passata dal 16%
del 2004 a quasi il 50% del 2016, posizionando Terni al 23/esimo
posto, in scala negativa, tra le province italiane.
"Il contesto generale non aiuta - ha sottolineato Flamini -,
ma il divario, come evidenziato da diversi attori istituzionali
presenti al tavolo, tra il nostro territorio e la parte
settentrionale del Paese, Perugia compresa, si sta allargando
sempre di più. Uno spartiacque che ci rilega e ci spinge sempre
più verso il meridione d'Italia".
Secondo il presidente della Camera di commercio "questo
processo di impoverimento" è frutto di "comportamenti sbagliati,
approssimativi e non corretti da parte di tutti e in special
modo di chi ha nelle mani la governance politica, economica e di
rappresentanza delle parti sociali". Terni, sempre a detta di
Flamini, "deve diversificare l'economia che pur contando sulla
presenza di tante multinazionali, deve puntare anche sulla
bellezza del territorio, le eccellenze turistico-ricettive,
l'enogastronomia, le risorse storico-culturali". "Questo
territorio - ha concluso Flamini - ha bisogno di un rinnovamento
vero della governance, la quale ha bisogno di una guida
condivisa ed autorevole". (ANSA).