(ANSA) - VENEZIA - "Oggi è l'ultimo giorno dell'anno che lavoriamo per il fisco; da domani, infatti, scatta il tanto sospirato giorno di liberazione fiscale". La buona notizia arriva dalla Cgia, che ha calcolato anche per il 2017 la data in cui iniziamo a lavorare per noi stessi: il 3 giugno. "Incluse le festività - dice il coordinatore dell'Ufficio Studi Paolo Zabeo - nel 2017 sono stati necessari 153 giorni per scrollarci di dosso la morsa del fisco; ben 38 giorni in più rispetto al dato registrato nel 1980". "Lavorare 5 mesi su 12 per lo Stato - dice Zabeo - dà l' idea di quanto eccessivo sia il nostro fisco. Al netto del peso dell'economia sommersa, sui contribuenti fedeli al fisco grava una pressione fiscale reale che sfiora il 50%, un carico che non ha eguali in Europa".
"Per ridurre strutturalmente le tasse dobbiamo in misura corrispondente tagliare la spesa pubblica improduttiva - segnala Renato Mason, segretario Cgia - e nonostante gli effetti della spending review siano stati relativamente modesti, il carico fiscale complessivo ha iniziato a scendere. Se avessimo abbracciato la strada del federalismo fiscale, molto probabilmente la contrazione sarebbe stata maggiore". (ANSA).