(ANSA) - MILANO, 9 MAG - L'Italia è il primo Paese fornitore
negli Usa anche per vino e formaggi. Le importazioni di formaggi
italiani negli Usa hanno raggiunto nel 2016 le 34.894
tonnellate, con una crescita dell'8% in volume rispetto al 2015.
Sono questi alcuni dei numeri emersi dal convegno "Trovare
l'America, le opportunità del settore lattiero-caseario negli
Usa" organizzato oggi a Milano dall'Alleanza delle Cooperative
Agroalimentari nell'ambito di Tuttofood.
"Quella negli Usa è una leadership che il nostro Paese vuole
difendere nonostante le insidie rappresentate dai venti
protezionistici della nuova era Trump e dalla crescita del
fenomeno del fake italian che danneggia il nostro agroalimentare
per oltre 60 miliardi di euro" ha commentato Giorgio Mercuri,
presidente dell'Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.
I dati Ice hanno evidenziato come in valore le importazioni di
formaggi italiani (280 milioni di euro nel 2016) rappresentino
un quarto di tutto l'import (dietro l'Italia ci sono la Francia,
al 13% e la Spagna al 7%). "Nonostante negli Usa, a differenza
del Canada, la mancanza di un accordo di libero scambio non
garantisca alcuna tutela alle nostre denominazioni di qualità -
ha dichiarato Fabio Perini, presidente Alleanza delle
Cooperative Agroalimentare Lombardia - nell'ultimo anno le
principali DOP cooperative hanno registrato una crescita
dell'export. Il Grana Padano, per il quale il mercato americano
rappresenta il secondo Paese in termini di vendite all'estero,
ha visto aumentare dell'8,4% rispetto al 2015 le esportazioni di
forme di grana in Usa. Positiva anche la crescita del Parmigiano
Reggiano che con 256.250 forme vendute negli Stati Uniti, pari
al 21% di tutti i volumi esportati, ha registrato un +6%
rispetto al 2015".
Mercuri ha ricordato anche che "negli Usa oltre la metà dei
vini italiani commercializzati, il 52%, pari a 3,2 milioni di
ettolitri, sono imbottigliati dalle nostre associate".(ANSA).