"Dovevano dirci chiaramente che
questo inverno si stava chiusi, così si evitavano inutili
sprechi in un periodo già difficile. Non solo ce lo dovevano
dire, ma ci dovevano pagare congrui ristori, che a questo punto
abbiamo il diritto di reclamare a gran voce per non dover veder
morire l'intero comparto neve". Così Mauro Meneguzzi, sindaco di
Sauze d'Oulx, dell'Unione montana comuni olimpici della Via
Lattea, che definisce lo stop alla ripresa dello sci "un fulmine
a ciel sereno".
"Siamo allibiti. È inconcepibile stoppare una macchina così
complessa che, tra mille e mille difficoltà, si era messa
faticosamente in moto - sottolinea il primo cittadino -. Non ci
si rende nemmeno conto cosa ci sia dietro ad un impianto aperto.
Non si capisce lo sforzo che si fa per rendere le piste luogo di
divertimento e svago per i nostri turisti. Come Comune di Sauze
d'Oulx abbiamo fatto sforzi enormi per farci trovare pronti. Lo
stesso hanno fatto gli operatori della montagna. Siamo qui
invece a dover commentare l'assurdità dell'intempestiva
decisione del Governo. E per questo mi permetto di censurare
pesantemente l'operato del Ministro Speranza".
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