Va in scena al Teatro Astra di
Torino, il 9 ottobre alle 21, Zazen, fusione di meditazione
Zen e arte scenica, ideata da Vittorio Petrillo e Federica
Crisà. Più di uno spettacolo teatrale, Zazen offre un'esperienza
immersiva che coinvolge il pubblico in un percorso di scoperta e
riflessione. L'opera, nata all'interno del dojo metropolitano
Mokusho di Torino, si inserisce nella VI edizione della rassegna
"Bargigli e Pregiudizi", ideata da Anna Cuculo.
La regista, Federica Crisà, mette in scena una coreografia
di meditazione e azione, dove monaci, praticanti Zen e attori
interagiscono in un gioco di contrasti: l'immobilità della
meditazione si intreccia con il dinamismo teatrale, creando una
tensione tra silenzio e suono, tra calma e movimento. Per la
prima volta in un teatro, la pratica del Zazen - la meditazione
seduta tipica del buddhismo Zen - diventa la lente attraverso
cui il pubblico percorre temi esistenziali e riflette sulle
tracce del pensiero buddhista.
La performance, un atto unico, fonde varie forme d'arte:
danza, musica, pittura e recitazione si intrecciano. La musica
dal vivo di Margherita Marincola e Leonardo Ostuni non si limita
al semplice accompagnamento, ma diventa un vero "personaggio"
dello spettacolo. La pittura Sumi-e, eseguita dall'artista Raf
Chigyo Ianzano, estende visivamente la pratica Zen, ogni tratto
del pennello riflette la consapevolezza interiore del
praticante. "Mentre la danza si integra nella performance come
elemento scenico che amplifica e arricchisce il racconto
attraverso immagini tridimensionali in movimento" spiega la
regista.
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