Nel mese di settembre sono state
immatricolate in Italia 121.666 auto con un calo del 10,7% su
settembre 2023. I primi nove mesi del 2024 - secondo i dati del
ministero dei Trasporti - chiudono invece a quota 1.202.122
immatricolazioni, con una crescita del 2,1% sullo stesso periodo
del 2023.
Forte flessione per Stellantis che ha venduto a settembre in
Italia 29.375 auto, il 33,9% in meno dello stesso mese del 2023
con la quota di mercato che scende dal 32,6% al 24,1%. Nei nove
mesi il gruppo ha immatricolato 365.286 vetture, in calo del
5,8% sullo stesso periodo dell'anno scorso. La quota di mercato
è pari al 30,3% contro il 32,9% di un anno fa.
Secondo il Centro Studi Promotor, il 2024 dovrebbe chiudere
con 1.603.000 immatricolazioni, livello decisamente lontano
dalla situazione ante-crisi quando erano 1.916.951. Anche i
concessionari sono pessimisti: il 75% valuta basso il livello
dell'acquisizione di ordini, il 42% dichiara alti livelli di
giacenze di auto nuove invendute. "E' del tutto evidente -
sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi
Promotor - che la situazione del mercato e dell'industria
dell'auto dell'Unione Europea richiede che al massimo livello
istituzionale Ue non sia sufficiente pensare di anticipare di un
anno il punto sulla transizione energetica prevista per il 2035,
ma è indispensabile si affronti la crisi dell'auto senza
pregiudizi e con il realismo e il coraggio necessari".
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