Al via la campagna per la
promozione di un Sistema di qualità nazionale per i prodotti
dell'apicoltura. L'iniziativa, promossa dal ministero
dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste in
collaborazione con Ismea, è stata presentata a Torino, in
occasione di Terra Madre Salone del Gusto 2024.
Il piano di comunicazione si articola in 75 contenuti sulla
cultura dei mieli pubblicati sui social Instagram e Tik Tok, un
minisito internet di approfondimento, videotutorial pensati per
il web, oltre alle attività didattiche e alle degustazioni
organizzati in questi giorni a Torino, ed è rivolto innanzitutto
ai più giovani, affinché si avvicinino al prodotto miele.
"La campagna ha l'obiettivo di spiegare il grande patrimonio
che abbiamo nel nostro Paese e la grande biodiversità che
caratterizza le zone e le regioni italiane" spiega Luigi
D'Eramo, sottosegretario all'Agricoltura, sovranità alimentare e
foreste. "I mieli sono tantissimi, rappresentano una realtà
determinante che va sostenuta in maniera adeguata con azioni di
difesa, di sostegno e di promozione" ha proseguito D'Eramo,
ricordando che "grazie alla collaborazione tra il Masaf e
l'intera filiera apistica, a breve sarà realtà il Sistema di
qualità nazionale per i mieli: regole chiare per individuare la
qualità e la tracciabilità, un ulteriore elemento che darà forza
alla nostra filiera".
"Oggi in Italia esistono oltre 50 mieli uniflorali, una
miriade di millefiori e ogni regione esprime almeno un miele
particolare" ha aggiunto Livio Proietti, presidente di Ismea. In
Italia lavorano "75mila apicoltori, per un totale di 1,8 milioni
di alveari. L'anno scorso - ha riferito - la produzione si è
attestata a 22mila tonnellate: sembra tanto, ma avremmo bisogno
di almeno il doppio. Soprattutto, si consuma poco miele dove ce
ne sarebbe più bisogno, cioè tra i giovani e i giovanissimi".
Alla presentazione della campagna ha preso parte anche la
presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini: "Raccontare i
mieli e le storie di chi li produce è oggi ancora più importante
perché le apicoltrici e gli apicoltori svolgono un lavoro sempre
più complesso, anche a causa dei cambiamenti climatici e della
crisi ambientale. Per questo una campagna di sensibilizzazione
su questo tema, a partire dai più giovani, è più che mai
fondamentale".
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