Il 30 dicembre 2019 almeno un
centinaio di No Tav si radunarono a Bussoleno (Torino) e
ostacolarono la pattuglia dei carabinieri che stava eseguendo
l'arresto di Nicoletta Dosio, 73 anni, storica attivista del
movimento: per coprire 450 metri di strada la vettura impiegò
due ore e mezzo. Per questa vicenda sette attivisti sono stati
processati con accuse che andavano dalla resistenza
all'oltraggio a pubblico ufficiale ma sono stati assolti: nella
sentenza il giudice onorario Antonella Nocifora scrive che
"l'intenzione della folla era esprimeree la propria vicinanza e
affetto a una persona anziana che per scelta subiva la
carcerazione".
In aula l'allora comandante dei carabinieri di Susa, Davide
Cozzolino, in aula ricostruì l'andamento della serata riferendo
che "la gente ci stava addosso, batteva sulle automobili,
insultava e provocava". "La situazione - aggiunse - era
potenzialmente molto pericolosa e io ne ero preoccupato. Una
cosa del genere non mi era mai capitata e fu molto spiacevole".
Secondo la giudice invece il corteo proseguì "tranquillamente
anche se a rilento". Riferendosi alla testimonianza di un altro
carabiniere, che aveva parlato di "sensazione di paura", il
magistrato asserisce che i filmati mostrano "una folla quasi
sempre tranquilla". Nella sentenza si sottolinea inoltre che
l'unico momento di confusione si verificò quando l'auto dei
carabinieri tentò una retromarcia improvvisa.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA