L'Aiop Piemonte (Associazione
Italiana Ospedalità Privata) chiede all'assessore regionale alla
Sanità Federico Riboldi di avviare il confronto per attuare il
programma elettorale, in particolare la volontà di puntare su
"una sanità integrata con una sinergia strategica tra pubblico e
privato". L'occasione è stata l'assemblea dell'organizzazione
datoriale aderente a Confindustria, che si è tenuta a Villa
Sassi, alla presenza di tutti i direttori delle Asl e delle Aso.
Presente anche l'assessore Gianluca Vignale che nella precedente
legislatura aveva seguito le relazioni con le strutture della
sanità di diritto privato.
"Consideriamo il settore privato accreditato - ha ribadito
Riboldi - completamente integrato con quello pubblico. Il nostro
obiettivo è garantire servizi a tutta la popolazione, con
particolare attenzione alle fasce più deboli e questo si
realizza con l'osmosi tra pubblico e privato. La sanità ha
processi chiari, e tanto nel pubblico quanto nel privato, vanta
una classe dirigente capace di rispondere alle enormi sfide che
ci attendono. Dal privato mi aspetto leale collaborazione. La
mia porta è aperta al dialogo".
I nodi da sciogliere sono molteplici, a partire dal budget
del settore sanitario di diritto privato piemontese che nel 2023
era di circa 736 milioni di euro, mentre per l'anno in corso è
sceso a 698 milioni e le liste d'attesa non sono state ancora
finanziate. Su queste Aiop rinnova la disponibilità a
collaborare per abbatterle, "ma occorre una revisione dei
meccanismi di partecipazione del privato accreditato, con un
programma di attività a partire dall'inizio dell'anno,
adeguatamente finanziato, con regole chiare" spiega Giancarlo
Perla, presidente dell'Aiop che in Piemonte raggruppa 37
strutture. Altro tema caldo è quello del finanziamento del
contratto di lavoro: "Ci si avvia al rinnovo - osserva Perla -
ed è imprescindibile la copertura regionale dei maggiori costi
anche per il privato, come è stato per il comparto pubblico".
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