Un percorso clinico che permette di
operare e dimettere entro cinque giorni, e in condizioni di
autonomia, i pazienti che necessitano di interventi con protesi
di ginocchio o di anca. L'ospedale Mauriziano, a Torino, è il
primo in Italia a mettere in campo una Rapid Recovery Unit con
una squadra dedicata di Anestesia e Chirurgia, pre-ricovero
rapido, terapie antalgiche innovative, tecniche personalizzate
in sala operatoria (non esclusa la robotica), regole di 'lean
management' in ambito sanitario: grazie all'anticipazione dei
diversi trattamenti necessari alla cura il paziente può essere
dimesso fra la seconda e la quinta giornata di ricovero. "Una
prima analisi dei dati - informa il Mauriziano - dimostra che
siamo riusciti ad aumentare del 25% il numero degli interventi,
con una riduzione delle liste d'attesa cui si è affiancata una
drastica riduzione dei cosiddetti 'tempi non a valore', quelli
che indicano sprechi e inefficienze del processo ospedaliero.
Tutto questo garantendo efficacia, efficienza, sicurezza e
soprattutto qualità".
«Negli ultimi anni - spiega Roberto Rossi, direttore
dell'Ortopedia - patologie ortopediche come quella dell'artrosi
o come quelle traumatiche del mondo sportivo risultano in
costante crescita e con loro aumenta la necessità di interventi
chirurgici che vadano incontro esigenze del singolo paziente. Le
Rapid Recovery Unit sono realtà nate per ottimizzare il
risultato. Già ne esistono negli Stati Uniti, in Europa e
Italia, ma sono tutte private. La nostra, che abbiamo creato con
l'Università, è la prima nata all'interno del Servizio Sanitario
Nazionale".
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