Dal Pnrr e dai fondi europei
arriveranno in Piemonte 12 miliardi di euro entro il 2026.
Saranno particolarmente rilevanti le somme destinate alla
transizione verde (energia, ambiente e risorse naturali,
trasporti e mobilità) sulla quale si concentra il 40,2% dei
fondi, cosi come quelle per la sfera sociale (lavoro e
occupazione, salute, inclusione sociale, istruzione e
formazione) con il 36,2%. Sono le stime dell'Ires Piemonte che
ha presentato al Teatro Regio di Torino il suo rapporto annuale.
"Una iniezione di denaro importante per agire su innovazione,
trasporti, logistica e per aiutare la transizione che è
necessaria ma richiede attenzione a non impoverire le fasce
deboli della popolazione" spiega il direttore Angelo Robotto.
Nel 2023 Il Pil ha registrato un +1% lo scorso anno e si
avvia a chiudere il 2024 con +0,7% con un leggero calo degli
investimenti fissi lordi dovuto al rallentamento del settore
edilizio. Cala intanto la disoccupazione dal 6,1% al previsto
5,5% nel 2024 con ulteriori miglioramenti fino al 2027.
Preoccupa - spiega l'Ires - il costante aumento del
rapporto tra la popolazione anziana e chi lavora: il cosiddetto
indice di dipendenza è aumentato di 11 punti in venti anni,
raggiungendo nel 2023 il valore di 43. Sul fronte degli anziani
la speranza di vita torna nel 2023 a 83 - dopo il crollo negli
anni del Covid - anche se si fermano a 60 gli anni medi in buona
salute, inferiori a quelli di altre regioni del Nord.
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