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Cuneese combatte cimice asiatica con 72mila insetti antagonisti

Cuneese combatte cimice asiatica con 72mila insetti antagonisti

Coldiretti Cuneo: "Maxioperazione a impatto ambientale zero"

TORINO, 03 luglio 2024, 16:55

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Coldiretti di Cuneo combatte la cimice asiatica con il rilascio di 72mila insetti antagonisti: esemplari di Anastatus Bifasciatus allevato da una biofabbrica italiana, predatore delle cimici sia indigene che asiatiche.
    L'operazione, che permette di raggiungere il risultato senza l'impiego di chimica, è la più estesa in Italia.
    La lotta biologica nella Granda ha interessato il Monregalese, il Cebano, il Fossanese, il Saluzzese, l'Albese e il Braidese, in aree attentamente selezionate dai tecnici della Coldiretti a seguito del monitoraggio dei cicli biologici delle cimici, unito alla ponderazione delle condizioni climatiche e del terreno. L'intervento ha riguardato 76 aziende attive soprattutto nella coltivazione delle nocciole, operanti in 37 Comuni, anche nelle province di Torino e Alessandria.
    "L'intervento - spiega Franco Ramello, capo area tecnico-economica della Coldiretti di Cuneo - fa seguito alla sperimentazione avviata alcuni anni fa in Alta Langa, dove le aziende corilicole hanno adottato integralmente la lotta biologica, eliminando i trattamenti chimici. Il primo rilascio in campo di Anastatus Bifasciatus in Italia risale al 2019. Lo eseguì Coldiretti Cuneo con l'Università di Torino in un noccioleto a Cherasco, nell'ambito di un progetto della Fondazione Crc".
    "L'assistenza quotidiana dei nostri tecnici agli agricoltori - sottolinea il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada - è basilare per la diffusione di metodi sostenibili, che consentono di salvaguardare la qualità delle produzioni e garantire prodotti sani". L'obiettivo è ridurre al minimo senza uso di prodotti fitosanitari i danni da cimice asiatica, che "da anni desta grande apprensione tra gli agricoltori del settore corilicolo, ma anche tra quelli del comparto cerealicolo, ortofrutticolo, florovivaistico e vitivinicolo, senza dimenticare i legumi e i castagneti".
   

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