Una locandina, distribuita nelle
case torinesi insieme alla bolletta dell'acqua, per insegnare
alle persone, soprattutto agli anziani, come evitare le truffe
degli impostori che si spacciano per operatori Smat per entrare
in casa e rubare.
Questa è una delle iniziative del protocollo di
collaborazione tra il Comando provinciale carabinieri di Torino
e la Società metropolitana acque Torino, siglato oggi.
Spesso infatti viene segnalata la presenza di persone che,
presentandosi come tecnici Smat, chiedono agli utenti di entrare
nelle abitazioni e "riescono a carpire la fiducia delle persone
più fragili e riescono a sottrarre i loro effetti", spiega il
comandante provinciale dei carabinieri, generale di brigata
Roberto De Cinti. Nella locandina vengono indicati gli
espedienti utilizzati e quella che dovrebbe essere la condotta
idonea da usare per evitare le truffe.
L'analisi del fenomeno "evidenzia che su una truffa che va a
buon fine ce ne sono altre nove che falliscono", spiega il
tenente colonnello Andrea Siazzu. Il problema è quindi
arginabile, ma non solo, rispetto allo scorso anno è in
diminuzione. Nel 2023 sono state registrate 244 truffe agli
anziani, mentre nei primi cinque mesi del 2024 "si sono
abbattute notevolmente perché siamo a 72", conclude Siazzu.
"Queste iniziative - aggiunge il prefetto di Torino Giovanni
Donato Cafagna - servono a creare un rapporto diretto con la
cittadinanza per temi come la truffa agli anziani, reato odioso
perché sfrutta la fragilità delle persone".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA