Ogni due italiani c'è una
bicicletta, ma non viene usata per gli spostamenti quotidiani, e
uno Studio Isfort certifica che in Italia le infrastrutture
dedicate sono aumentate del 50% dal 2008 al 2016, ma nello
stesso periodo l'uso della bici è calato dello 0,3%. E' quanto
emerge dall'incontro Bikenomics, organizzato da Fiab Torino Bike
Pride, nel capoluogo piemontese.
Luca Davico, docente di Sociologia Urbana all'Università di
Torino, ha sottolineato che a Bilbao, prima città europea per
mobilità sostenibile, solo il 12% degli abitanti usa l'auto,
mentre le città italiane figurano nelle posizione più basse
delle graduatorie. Inoltre in Italia c'è un forte mito del
possesso dell'auto, in particolare a Torino e nel Sud. Nel
capoluogo piemontese si sposta in bicicletta il 3% scarso dei
cittadini, numero che è rimasto pressoché stabile negli ultimi
dieci anni, pur a fronte di un aumento del 26% delle piste
ciclabili, che fa della città una fra le meglio posizionate a
livello nazionale su questo fronte. Le ciclabili 'vere', cioè
non promiscue, sono però solo il 28% del totale. "Entro i 6
chilometri - ha rimarcato il docente - le bici arrivano sempre
prima di auto e mezzi pubblici, il superamento avviene solo su
percorsi più lunghi".
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