Sono prossimi alla conclusione i
lavori di restauro del Paterno, il luogo di Tortona
(Alessandria) in cui la Piccola Opera della Divina Provvidenza
ha mosso i primi passi, ancora oggi molto caro a tutti gli
orionini.
Inizialmente Casa degli Oblati diocesani, qui don Luigi
Orione (oggi santo) aveva messo gli occhi quando doveva trovare
una sede definitiva per la sua congregazione, dopo che il Comune
gli aveva comunicato di non voler rinnovare l'affitto del Santa
Chiara, destinato a essere abbattuto per far posto a nuovi
edifici ed ai portici Frascaroli. Don Orione inizia una lunga
trattativa con la Diocesi per l'acquisto della Casa Oblatizia,
ormai inutilizzata. Di nascosto - come raccontano le cronache -
entra nel cortile e seppellisce tra due tegole una statuetta
della Madonna. Il 14 giugno 1905 compra per 25.000 lire
l'edificio che, da quel momento in poi viene chiamato Convitto
Paterno.
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