"Gli agricoltori continuano ad
assistere alla sottrazione di terreni da parte degli speculatori
energetici. Abbiamo denunciato con forza il land grabbing
attuato da società che contattano i proprietari terrieri per
acquistare i campi che diventano così soltanto 'superfici' e non
ecosistemi che producono cibo. Una mobilitazione che ha prodotto
questo risultato. Purtroppo non sarà possibile fermare i
progetti già avviati, ma almeno abbiamo salvato buona parte dei
nostri campi", Così ha commentato il presidente di Coldiretti
Torino, Bruno Mecca Cici le nuove norme che vietano
l'installazione di centrali fotovoltaiche con pannelli a terra
sui campi agricoli, contenuto nel decreto agricoltura varato dal
Consiglio dei ministri su proposta del ministro all'agricoltura
e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida.
"La situazione nelle campagne torinesi è veramente
drammatica. - ha aggiunto Mecca - I proprietari che, da decenni,
affittano agli agricoltori, cedono alle proposte di vendita di
fronte a offerte che fanno salire i prezzi dei terreni da circa
1,50-2 euro al m2 a 7-8 fino a proposte indecenti di 12-14 euro
al m2 . Di fronte a questo stravolgimento del mercato della
terra le aziende agricole si vedono rimpiazzate dalle società
che installano campi fotovoltaici e si vedono ridurre
pesantemente la loro capacità produttiva. Solo negli ultimi due
anni l'agricoltura del Torinese ha perso, in questo modo, oltre
un milione di metri quadrati di terreni con un paesaggio
agricolo destinato a mutare profondamente".
Coldiretti Torino resta favorevole all'energia green prodotta
dai pannelli fotovoltaici ma se installati sui tetti dei
fabbricati o se viene applicata una seria soluzione agrivoltaica
con "vere coltivazioni produttive".
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