Circa 200 lavoratori e lavoratrici
della grande distribuzione - Carrefour, Ikea, Rinascente, Zara,
Esselunga, Ovs, Lidl, Unes - partecipano al presidio in corso
fino alle 12 davanti al al Carrefour di corso Monte Cucco.
L'adesione - secondo i sindacati - è alta con punte dell'80-85%:
due punti vendita della Lidl in provincia di Torino non hanno
aperto. Un altro presidio più piccolo è in corso davanti alla
Lidl di via Bologna. Lo sciopero durerà l'intero turno. "I
direttori e i capireparto lavorano al posto dei dipendenti in
sciopero, nel pomeriggio i disagi potrebbero essere maggiori
visto che è sabato ed è vigilia di Pasqua. E' possibile che
vengano contingentate le entrate dei clienti", spiegano i
sindacati.
La protesta - indetta a livello nazionale da Filcams Cgil,
Fisascat Cisl e Uiltucs dopo l'interruzione della trattativa per
il rinnovo del contratto scaduto da quattro anni - interessa
250.000 lavoratori in Italia e 8.000 in Piemonte. La
distribuzione cooperativa ha firmato l'accordo ieri.
"Il contratto è scaduto da quattro anni e mezzo. Non è
dignitoso che i lavoratori e le lavoratrici non abbiano avuto
alcun aumento economico. Federdistribuzione cerca di annullare i
diritti da anni acquisiti, così come aveva fatto quattro anni
fa", spiegano Luca Sanna della Uiltucs, Fabrizio Nicoletti della
Filcams e Stefania Zullo della Fisascat. I sindacati contestano
l'introduzione di una flessibilità incontrollata e
generalizzata, il lavoro precario, anche con contratti a termine
di durata indeterminata oltre i 24 mesi; l'arretramento su
livelli d'inquadramento inferiori del personale.
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