Un luogo che unisce arte, cultura,
ricerca e accelerazione di impresa nel cuore di Torino. Le Ogr -
aperte nel 2017 grazie a uno dei progetti di riqualificazione
urbana più grandi d'Europa - si possono considerare, come dice
l'amministratore delegato Massimo Lapucci, "un unicum, un
modello replicabile". I numeri - presentati nell'evento "Impact
Report 2023 - Ogr Torino: una visione che diventa realtà" - gli
danno ragione: 200 eventi e concerti all'anno, 300 artisti, 2
milioni di visitatori dalla riapertura, 200 startup cresciute al
suo interno che hanno raccolto 260 milioni di euro, 70 partner,
oltre 500 posti di lavoro creati, più di 70.000 follower su
Facebook e 60.000 su Instagram.
Per aprirle e farle partire la Fondazione Crt ha investito
più di 100 milioni di euro, utilizzando risorse finanziarie
derivanti dagli extra rendimenti senza attingere dal patrimonio.
Nate nel 1895 come stabilimento per la manutenzione dei treni,
per un secolo le Ogr - Officine Grandi Riparazioni hanno
rappresentato un'eccellenza nel campo della manutenzione di
locomotive e vagoni ferroviari. Nel secondo dopoguerra furono
adibite alla manutenzione delle automotrici, ma nei primi anni
'90 furono chiuse. Per più di 20 anni sono rimaste abbandonate,
rischiando persino la demolizione. "L'investimento - spiega
Lapucci - ha permesso di integrare soluzioni tecnologiche,
sostenibilità ambientale, salvaguardia del valore storico,
flessibilità degli spazi e accessibilità. E' stato un atto di
restituzione alle comunità e alle generazioni future. Oggi sono
un vero e proprio ecosistema di innovazione e cultura".
L'effetto moltiplicatore a supporto delle imprese è stato di
30 euro ogni euro investito: con un investimento iniziale della
Fondazione Crt di circa 10 milioni di euro - sottolinea Lapucci
- i capitali attratti dai partner delle Ogr sono stati più di
300 milioni, di cui oltre 260 raccolti dalle startup con i
programmi di innovazione. L'obiettivo iniziale era quello di
accelerare 1.000 start up e attrarre fondi per 500 milioni in 15
-20 anni. Una scommessa vinta? "Una macchina in divenire, con
buone basi per il futuro che speriamo sia sempre in crescita"
afferma Lapucci.
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