"Lo sciopero femminista è lo
strumento per visibilizzare e rifiutare le condizioni di
sfruttamento dentro e fuori casa, rifiutando la retorica della
festa delle donne per costruire insieme una giornata di lotta".
Lo afferma il movimento transfemminista 'Non una di meno', in
una nota, alla vigilia dell'8 marzo a Torino. Tre gli
appuntamenti della giornata: il primo davanti a Palazzo Nuovo
alle 8, il secondo in piazza Palazzo di Città alle 10.30 e
infine il corteo con partenza alle 15 da piazza XVIII dicembre.
"Non sarà uno sciopero classico - spiegano dal movimento - ma
uno sciopero dal lavoro salariato e gratuito, dal lavoro di
cura, dai ruoli di genere, dal consumismo e da tutte le attività
quotidiane per interrompere la normalità in ogni luogo dove la
violenza del patriarcato agisce e si riproduce: nelle case, sui
posti di lavoro, nelle scuole e nelle università, nei servizi e
nella sanità, nelle strade e nelle piazze". "Lo sciopero dell'8
marzo vuole mostrare come l'ascesa delle destre in Italia e a
livello globale abbia reso ancora più dure le politiche
familiste, razziste e nazionaliste che alimentano sfruttamento e
violenza", aggiunge il movimento 'Non una di meno'.
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