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Coesa, 'accelerare la transizione partendo da nuove norme'

Coesa, 'accelerare la transizione partendo da nuove norme'

Evento Esc - The next energy, promosso a Torino

TORINO, 26 febbraio 2024, 15:04

Redazione ANSA

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Se l'Italia sfruttasse gli oltre 300 kmq di coperture su stabilimenti e capannoni industriali per installare impianti fotovoltaici libererebbe un potenziale di investimento tra i 30 e i 36 miliardi di euro. Quanto basta per aggiungere altri 30 Gw alla produzione di energia elettrica nazionale da fonti rinnovabili e coprire così il 60% del target totale di 50 Gw, secondo la traiettoria tracciata dal pacchetto Fit-for-55, elaborato dalla Commissione Europea per ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra dell'Ue del 55% entro il 2030.
    Sono alcuni dei dati emersi nell'evento Esc - The Next Energy, promosso da Coesa, che ha messo intorno a un tavolo rappresentanti della politica e dell'industria per una riflessione sulla transizione energetica.
    "Le imprese hanno dimostrato di essere pronte alla sfida della transizione energetica, ma è importante parlare in termini di infrastrutture e non di prodotti o materie prime" spiega Federico Sandrone, amministratore delegato di Coesa e coordinatore della filiera Energy and Sustainable Mobility dell'Unione Industriali Torino. "È prioritario cambiare l'ottica con cui vengono pensati i meccanismi di incentivazione, ragionando su uno scenario europeo. Non possiamo considerare solamente i costi di produzione dell'energia, ma decidere in ottica strategica quanto siamo disposti a spendere per spostare nel nostro continente una parte della filiera delle rinnovabili.
    Non dobbiamo commettere l'errore fatto con la soppressione improvvisa del conto energia nei primi anni duemila, che soffocò sul nascere la filiera italiana del fotovoltaico".
    In una nota il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto sottolinea l'importanza di "indicare percorsi realistici per il raggiungimento degli obiettivi a lungo termine dell'Accordo di Parigi. Siamo consapevoli di quanto sia importante considerare fondamentale ogni interlocutore che lavora in questo comparto con modalità innovative e che tiene conto delle imprese coinvolte nella filiera" ha detto il ministro.
   

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