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Debutta in prima nazionale al Carignano l'Otello di Szekely

Debutta in prima nazionale al Carignano l'Otello di Szekely

Dal 22 al 25 febbraio in ungherese con soprattitoli in italiano

TORINO, 15 febbraio 2024, 17:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Debutta in prima nazionale al teatro Carignano di Torino, giovedì 22 febbraio alle 19.30, Otello di William Shakespeare, diretto dalla regista ungherese Kriszta Székely, artista associata del Teatro Stabile di Torino, che ha firmato nella scorsa stagione Riccardo III con l'interpretazione di Paolo Pierobon. Saranno in scena gli interpreti Barna Bányai Kelemen, Vivien Rujder, Lehel Kovács, Alexandra Borbély, Dávid Vizi, Ferenc Elek, Péter Takátsy, Vilmos Vajdai, Benjámin Lengyel, Kata Kanyó. Le scene sono di Nelli Pallós, i costumi di Juli Szlávik, le musiche di Flóra Lili Matisz.
    Lo spettacolo, prodotto dal Katona József Színház e dal Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, resterà in scena per la stagione in abbonamento fino a domenica 25 febbraio. Lo spettacolo è in lingua ungherese con soprattitoli in italiano.
    Nella regia di Kriszta Székely, la chiave del dramma di Shakespeare è Iago. Odia, mente, non è chi dice di essere e con le sue bugie distrugge tutto. Proprio come Riccardo III, è determinato a essere un cattivo e subordina tutte le sue azioni a questo scopo. Non vacilla, va avanti. Non si tira indietro di fronte a nulla. Diventa un uomo di spettacolo, un illusionista.
    È ferito: il suo capo non l'ha fatto colonnello, è rimasto capitano. Questa frustrazione e quest'odio cieco guidano tutto.
    Otello incarna l'outsider sempre presente che, per qualche meschino motivo, viene stigmatizzato, condannato ed emarginato: non può inserirsi nella società, ed è il bersaglio perfetto per la comunità che attraverso di lui sfoga la frustrazione, la rabbia e l'impotenza represse. Alla fine diventa ciò che gli altri vogliono che sia: si libera dell'uniforme militare e scatena l'aggressione che uccide Desdemona.
   

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