Debutta in prima nazionale al
teatro Carignano di Torino, giovedì 22 febbraio alle 19.30,
Otello di William Shakespeare, diretto dalla regista ungherese
Kriszta Székely, artista associata del Teatro Stabile di Torino,
che ha firmato nella scorsa stagione Riccardo III con
l'interpretazione di Paolo Pierobon. Saranno in scena gli
interpreti Barna Bányai Kelemen, Vivien Rujder, Lehel Kovács,
Alexandra Borbély, Dávid Vizi, Ferenc Elek, Péter Takátsy,
Vilmos Vajdai, Benjámin Lengyel, Kata Kanyó. Le scene sono di
Nelli Pallós, i costumi di Juli Szlávik, le musiche di Flóra
Lili Matisz.
Lo spettacolo, prodotto dal Katona József Színház e dal
Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, resterà in scena
per la stagione in abbonamento fino a domenica 25 febbraio. Lo
spettacolo è in lingua ungherese con soprattitoli in italiano.
Nella regia di Kriszta Székely, la chiave del dramma di
Shakespeare è Iago. Odia, mente, non è chi dice di essere e con
le sue bugie distrugge tutto. Proprio come Riccardo III, è
determinato a essere un cattivo e subordina tutte le sue azioni
a questo scopo. Non vacilla, va avanti. Non si tira indietro di
fronte a nulla. Diventa un uomo di spettacolo, un illusionista.
È ferito: il suo capo non l'ha fatto colonnello, è rimasto
capitano. Questa frustrazione e quest'odio cieco guidano tutto.
Otello incarna l'outsider sempre presente che, per qualche
meschino motivo, viene stigmatizzato, condannato ed emarginato:
non può inserirsi nella società, ed è il bersaglio perfetto per
la comunità che attraverso di lui sfoga la frustrazione, la
rabbia e l'impotenza represse. Alla fine diventa ciò che gli
altri vogliono che sia: si libera dell'uniforme militare e
scatena l'aggressione che uccide Desdemona.
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