Il progetto 'Accorciamo le
distanze', iniziativa che ha coinvolto l'Unione Montana Alpi
Graie nello sviluppo di servizi socio-assistenziali rivolti a
residenti a turisti, grazie a un milione di euro di fondi del
Pnrr, ha fornito una rete capillare di assistenza sociale e
sanitaria al territorio, anche con tecnologie innovative come la
telemedicina. L'iniziativa ha permesso di diminuire la pressione
dei codici bianchi sui presidi di primo soccorso dell'area,
supportando in particolare la popolazione residente over65.
Hanno aderito al progetto i Comuni di Ceres, Groscavallo,
Lemie, Mezzenile, Traves, Usseglio, e Viù, complessivamente
un'area di 390 chilometri quadrati nel Torinese, con un bacino
d'utenza di 3.900 residenti.
Il finanziamento ha permesso l'assunzione di un
autista-soccorritore, due operatori sociali e due infermieri,
l'acquisto di due auto e due minibus e di apparecchiature per la
telemedicina. Grazie a tutto ciò, solo 11,7% dei casi ha
richiesto interventi supplementari, tutti gli altri sono stati
gestiti in autonomia, limitando così l'afflusso dei pazienti nei
poliambulatori della zona e nel pronto soccorso di Ciriè. I
beneficiari dei servizi sono stati per oltre l'80% residenti
over 65, ma si sono contati anche molti turisti.
In primavera partirà anche la telemedicina, che dispone di
100 braccialetti in grado di misurare la pressione sanguigna e
altri parametri vitali che devono essere monitorati nei pazienti
fragili.
"Il progetto - commenta il capo di gabinetto della giunta
regionale del Piemonte, Gianluca Vignale - è un modello
virtuoso, applicabile per gradi anche ad altre realtà montane
della Regione".
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