Apre domani 3 febbraio, al Mastio
della Cittadella di Torino, la mostra "I Macchiaioli e la
pittura en plein air tra Francia e Italia". Circa 90 dipinti di
30 artisti prevalentemente italiani, tra i quali Fattori,
Cabianca, Signorini, De Tivoli e Boldini e alcune opere di
pittori francesi come Troyon, Rousseau, Daubigny, Dupré, Millet
e Corot, raccontano l'evoluzione della pittura macchiaiola, tra
Toscana, Campania, Piemonte e Francia. Si tratta di opere
pittoriche, a olio e acquerelli, provenienti da collezioni
private e dalla collezione Palazzo Foresti di Carpi.
La mostra, suddivisa in 10 temi, propone un percorso che
racconta l'evoluzione del movimento della Macchia nel contesto
europeo e italiano, i suoi rapporti con il realismo della
pittura en plein air della scuola francese di Barbizon, quelli
con i paesaggisti della scuola napoletana e i rapporti con la
Scuola di Rivara, in Piemonte, dove la Casa Reale dei Savoia
incentivava la pittura paesaggistica. Tra i temi anche l'arte
della caricatura alla quale si dedicarono i giovani artisti del
Caffè Michelangelo di Firenze, il primo caffè letterario della
città toscana, nato in pieno fermento risorgimentale nel 1848.
Il percorso espositivo dà l'opportunità di ammirare diverse
opere caricaturali, come quelle di Telemaco Signorini, Angiolo
Tricca, Eugenio Cecconi e Vito D'Ancona. Il percorso si conclude
con un tema dedicata all'eredità dei Macchiaioli.
Prodotta dalla società Navigare , con il patrocinio di
Regione Piemonte e di Città di Torino e la collaborazione di
Aics, la mostra curata dalla storica dell'arte Simona Bartolena
è ospitata nella struttura affidata a Difesa Servizi, la
partecipata del Ministero della Difesa che si occupa della
valorizzazione degli asset del dicastero, tra i quali il
patrimonio museale militare. Si potrà visitare fino al primo
aprile.
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