Un museo che attragga gradualmente
sempre più visitatori ed entri 'nel cuore del pubblico', che sia
internazionale con un ruolo di diplomazia culturale e di
tessitura sociale e abbia una vocazione pedagogica. Così il
nuovo direttore Francesco Manacorda presenta la sua visione del
Castello di Rivoli.
"La missione principale di un museo di arte contemporanea è
quella di incastonare l'arte nella società civile rendendola
visibile, rilevante e significativa. Il museo ha chiari doveri
verso il pubblico, gli artisti e la cultura di cui è strumento.
Deve costruirsi intorno una comunità di persone che comprendano,
interpretino e partecipino alle innovazioni artistiche" spiega
il direttore che prende il testimone da Carolyn
Christov-Barkagiev. "Il museo deve accompagnare il pubblico alla
scoperta di terreni sconosciuti, deve amplificare la voce degli
artisti e permettere loro di rappresentare i temi più urgenti"
aggiunge. "Con l'ingresso del nuovo direttore il Castello di
Rivoli conferma la propria identità nel contesto artistico
internazionale con una programmazione di grandissima qualità. Il
Castello, che nel 2024 festeggia i 40 anni, è un unicum e vuole
essere un punto di riferimento per un pubblico sempre più ampio"
afferma Francesca Lavazza, presidente del museo.
La nuova stagione si apre a fine aprile con la retrospettiva
dedicata a Rossella Biscotti e in contemporanea la mostra Paolo
Pellion di Persano. La semplice storia di un fotografo. In
autunno partiranno vari progetti legati ai 40 anni del Museo e
verrà presentata la monumentale installazione dell'opera di
Gabriel Orozco. A fine ottobre, in concomitanza con Artissima,
il primo grande progetto espositivi curato da Manacorda 'Mutual
Aid - Arte in collaborazione con la natura', una mostra che
coinvolge artisti che sin dagli anni sessanta hanno lavorato
sulla questione ecologica.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA