Un corteo di agricoltori ha
attraversato oggi Alessandria, partendo dal presidio di protesta
allestito da sabato scorso alla periferia della città, su
iniziativa del Coordinamento Agricoltori Alessandria-Asti. Erano
circa 250 e, dopo un comizio nel cento cittadino, hanno
consegnato al prefetto di Alessandria, Alessandra Vinciguerra,
un documento nel quale, tra le altre cose, vengono documentati i
prezzi i prezzi di vendita dei principali alimenti messi a
confronto con le cifre pagate ai produttori.
"Non siamo qui per fare danni, - ha detto un portavoce del
comitato - ma per parlare con la politica, battere i pugni se
necessario. Non siamo affiliati a nessuna sigla, a nessun
movimento. Vogliamo essere ascoltati e far presente le nostre
condizioni di vita e lavoro, visto che siamo stati ignorati per
troppo tempo. Chiamano gli agricoltori quando nevica, quando ci
sono le alluvioni e per mettere a posto il territorio quando ci
sono le emergenze. Ma poi fanno di tutto per ostacolare il
lavoro di un settore fondamentale come quello delle produzioni
agricole".
Una delegazione dei manifestanti ha incontrato anche il
presidente della Provincia, Enrico Bussalino. "Siamo qui a
protestare - ha detto una giovane allevatrice, Giada - perché
non riusciamo più ad andare avanti. L'unica cosa che intende
fare l'Ue è installare intere distese di fotovoltaico o lasciare
le terre incolte. Non ci danno il permesso di coltivare, non
sappiamo più come gestire questa agricoltura. La situazione è
ormai insostenibile".
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