Arriva al Mastio della Cittadella
di Torino, dal 2 febbraio al primo aprile, la mostra 'I
Macchiaioli e la pittura en plein air tra Francia e Italia' che
analizza, all'interno di un contesto europeo, la storia di
questo importante movimento artistico, nato intorno al 1855 a
Firenze da un nucleo di giovani artisti frequentatori del Caffè
Michelangelo, che influenzò l'arte europea, in particolare
quella francese, sviluppando soprattutto il tema del paesaggio.
La mostra - prodotta dalla società Navigare, con il
patrocinio di Regione Piemonte e del Comune di Torino e la
collaborazione di Aics - aprirà al pubblico sabato 3 febbraio,
con circa 70 opere di oltre 20 artisti italiani e francesi. La
provenienza delle opere, per lo più da collezioni private oltre
che da alcune istituzioni pubbliche, rende l'esposizione
particolarmente preziosa, aprendo la strada per un percorso di
avvicinamento del visitatore a diversi aspetti di quella che fu
una vera e propria rivoluzione macchiaiola, sia per temi sia per
stili e tecniche. Dalla loro origine, e sino agli anni '70
dell'Ottocento, i Macchiaioli si confrontarono con i pittori
paesaggisti della Scuola francese di Barbizon e influenzarono
grandi artisti d'Oltralpe, anticipando l'arte degli
Impressionisti e contribuendo alla nascita della pittura
moderna.
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