"Stiamo discutendo con i creditori,
aspettiamo che ci dicano se la composizione che è stata
prospettata va bene. Se va bene procederà bene". Così il
presidente di Iren Luca Dal Fabbro sull'integrazione di Egea,
multiutility cuneese, a margine della Esg Challenge 2024. Dal
Fabbro ha anche assicurato che l'eventuale blocco del canale di
Suez o dello stretto tra Yemen e Corno d'Africa "avrà un impatto
molto, molto ridotto sulle bollette".
"Entriamo In Egea, come previsto, come azionisti - ha
spiegato Dal Fabbro - insieme ai creditori, in particolare le
banche. Abbiamo proposto un piano di ristrutturazione solido,
abbiamo già una squadra manageriale disponibile e pronta a
partire. Quindi abbiamo affrontato il tema Egea in maniera molto
seria: per noi è un progetto importante. È un progetto
industriale, non esclusivamente finanziario: vogliamo
ristrutturare l'azienda, non licenzieremo neanche una persona
come detto fin dall'inizio. Questo è un progetto che non deve
essere sostenuto dai lavoratori che hanno già sopportato un peso
molto importante in questi mesi: bisogna dargliene atto e
premiarli. Nessuno deve essere lasciato indietro e nessuno deve
essere licenziato, anzi vogliamo investire in Egea. Per far
questo ovviamente prima di tutto le banche devono dirci se gli
va bene il progetto che abbiamo prospettato".
L'evento si è concluso con la premiazione delle 10 migliori
tesi sulle tematiche della sostenibilità e dei principi Esg
(Environmental, Social and Governance), tra le oltre 120 che
hanno partecipato alla seconda edizione dell'iniziativa.
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